Assessore di Trento: “E’ già stata inviata a Ministero relazione”

Assessore di Trento: “E’ già stata inviata a Ministero relazione”
5 settembre 2017

“L’Azienda sanitaria ha attivato tutte le procedure necessarie ad indagare i possibili fattori che hanno portato al contagio ed e’ gia’ stata inviata al Ministero della Salute una relazione sull’iter ospedaliero della bambina. Una stessa relazione e’ stata consegnata anche ai Nas”. A dirlo e’ l’assessore provinciale trentino alla salute e politiche sociali, Luca Zeni che ha fatto sapere di aver espresso la solidarieta’ ai genitori della piccola Sofia Zago, la bambina trentina di quattro anni uccisa da una grave forma di malaria, quella cerebrale, deceduta presso il reparto malattie infettive dell’ospedale civile di Brescia. E’ stato lo stesso ministro della Salute, Beatrice Lorenzin a chiedere una relazione e inviare una task force di esperti per chiarire il drammatico caso. Del gruppo faranno parte anche esperti di malattie infettive e tropicali ed esperti dell`Istituto zooprofilattico. “In chiave preventiva, e come da indicazione dell’Istituto Superiore di Sanita’, sono state messe in campo tutte le azioni necessarie a garantire la sicurezza degli ambienti ospedalieri, con la collocazione di trappole per zanzare e disinfestazione”, ha spiegato il direttore generale di Apss, Paolo Bordon che ha rinnovato la “piena collaborazione con il Ministero per capire le cause”. Bordon ha aggiunto che “in base ai dati attuali sembra assolutamente plausibile escludere il rischio della presenza della malattia sul territorio trentino; al momento non si sono registrati altri casi”. La bambina era stata trasportata in elicottero all’ospedale di Santa Chiara di Trento, già in gravi condizioni. Secondo il Giornale di Brescia, i medici le avevano già diagnosticato la malaria, contratta forse – ma è solo un’ipotesi – durante le vacanze, sulla riviera veneta. La magistratura ha aperto un’inchiesta per accertare come possa essersi sviluppata una malattia che in Italia si è estinta da decenni e che in Trentino non ha mai dato particolari problemi, visto che la bambina in questi mesi non è stata all’estero.

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