Il memorandum sul contrasto all’immigrazione firmato oggi a Roma dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e dal primo ministro libico Fayez al Sarraj prevede una serie d’iniziative bilaterali volte ad aiutare il Governo di accordo nazionale ad affrontare il flusso di migranti. L’accordo prevede di “avviare iniziative di cooperazione in conformità con i programmi e le attività adottati dal Consiglio Presidenziale e dal Governo di Accordo Nazionale dello Stato della Libia, con riferimento al sostegno alle istituzioni di sicurezza e militari al fine di arginare i flussi di migranti illegali e affrontare le conseguenze da essi derivanti”.
I FINANZIAMENTI L’Italia fornirà “sostegno e finanziamento a programmi di crescita nelle regioni colpite dal fenomeno dell’immigrazione illegale, in settori diversi, quali le energie rinnovabili, le infrastrutture, la sanità, i trasporti, lo sviluppo delle risorse umane, l’insegnamento, la formazione del personale e la ricerca scientifica”. Inoltre fornirà “supporto tecnico e tecnologico agli organismi libici incaricati della lotta contro l’immigrazione clandestina, e che sono rappresentati dalla guardia di frontiera e dalla guardia costiera del Ministero della Difesa, e dagli organi e dipartimenti competenti presso il Ministero dell’Interno”.
I CONFINI L’accordo, inoltre, prevede che Roma e Tripoli s’impegnino nel “completamento del sistema di controllo dei confini terrestri del sud della Libia”, nell'”adeguamento e finanziamento dei centri di accoglienza (…) già attivi nel rispetto delle norme pertinenti, usufruendo di finanziamenti disponibili da parte italiana e di finanziamenti dell’Unione Europea”. La parte italiana, inoltre, fornirà “medicinali e attrezzature mediche per i centri sanitari di accoglienza, a soddisfare le esigenze di assistenza sanitaria dei migranti illegali, per il trattamento delle malattie trasmissibili e croniche gravi”. L’accordo, ancora, prevede la formazione “del personale libico all`interno dei centri di accoglienza summenzionati per far fronte alle condizioni dei migranti illegali, sostenendo i centri di ricerca libici che operano in questo settore, in modo che possano contribuire all`individuazione dei metodi più adeguati per affrontare il fenomeno dell’immigrazione clandestina e la tratta degli esseri umani”.
COOPERAZIONE Italia e Libia, in base a questo accordo, collaboreranno per proporre entro tre mesi “una visione di cooperazione euro-africana più completa e ampia, per eliminare le cause dell’immigrazione clandestina, al fine di sostenere i paesi d`origine dell`immigrazione nell`attuazione di progetti strategici di sviluppo, innalzare il livello dei settori di servizi migliorando così il tenore di vita e le condizioni sanitarie, e contribuire alla riduzione della povertà e della disoccupazione”. Infine, viene prospettato il sostegno alle organizzazioni internazionali operanti in Libia nel campo delle migrazioni e degli sforzi per il rientro dei migranti nei paesi d’origine, oltre all’avvio di programmi di sviluppo.