Assolti in appello Platini e Blatter, si chiude il caso che ha sconvolto il calcio mondiale

Sepp Blatter e Michel Platini

Sepp Blatter e Michel Platini

Dopo quasi un decennio di accuse, processi e tensioni giudiziarie, Michel Platini e Sepp Blatter sono stati definitivamente assolti dalla Corte d’appello di Muttenz, in Svizzera. La sentenza, emessa oggi, archivia uno dei casi più controversi nella storia del calcio internazionale, chiudendo un capitolo che ha gettato un’ombra lunga sui vertici della FIFA e dell’UEFA. L’ex fantasista della Juventus e l’ex numero uno del calcio mondiale erano finiti sotto inchiesta nel 2015 per presunte irregolarità finanziarie legate a un pagamento di 2 milioni di franchi svizzeri effettuato dalla FIFA a Platini.

Una sentenza che ribalta le accuse

La procura svizzera aveva chiesto pesanti condanne – un anno e otto mesi di reclusione con la condizionale – per entrambi i dirigenti, accusati di truffa, falso in documenti e gestione infedele. Ma la Corte d’appello ha respinto le accuse, ritenendo che non vi siano prove sufficienti a dimostrare comportamenti fraudolenti o intenzionalmente illegali. Una decisione che conferma l’assoluzione già pronunciata in primo grado e che restituisce ai due ex leader una parziale riabilitazione legale, sebbene le polemiche sul loro operato rimangano vive.

Il caso che ha cambiato il calcio

Il caso Platini-Blatter ha avuto ripercussioni ben oltre i confini delle aule giudiziarie, scuotendo le fondamenta del calcio mondiale. Al centro delle indagini c’era un pagamento controverso effettuato nel 2011 dalla FIFA a Platini, che secondo gli inquirenti sarebbe stato privo di trasparenza e motivazione adeguata. L’accusa sosteneva inoltre che questo presunto accordo occulto avesse influenzato le decisioni relative alle assegnazioni dei Mondiali di calcio del 2018 (Russia) e 2022 (Qatar), alimentando sospetti di favoritismi politici ed economici.

Per Platini, queste accuse hanno rappresentato la fine di un sogno ambizioso: guidare la FIFA e riformare il calcio mondiale. Considerato uno dei più grandi calciatori della storia grazie ai suoi trionfi con Saint-Étienne, Juventus e la nazionale francese, Platini si era ritagliato un ruolo importante anche come dirigente sportivo. Tuttavia, lo scandalo del 2015 ne aveva compromesso definitivamente la carriera istituzionale, costringendolo a lasciare l’incarico di presidente dell’UEFA e a ritirarsi progressivamente dalle scene.

Blatter: un’era controversa

Anche per Sepp Blatter, l’ex numero uno della FIFA, questa sentenza chiude un capitolo tormentato della sua lunga carriera. Alla guida della federazione internazionale dal 1998 al 2015, Blatter è stato protagonista di un’era controversa, caratterizzata da grandi innovazioni ma anche da scandali finanziari e corruzione.

Costretto a dimettersi nel 2015 in seguito alle inchieste su presunte malversazioni, Blatter ha sempre negato ogni addebito, presentandosi come vittima di una “caccia alle streghe”. L’assoluzione in appello sembra offrire una sorta di riscatto tardivo per l’ex dirigente svizzero, ma difficilmente cancellerà l’eredità complessa che ha lasciato al calcio mondiale.

Il futuro del calcio internazionale

La vicenda Platini-Blatter riflette le profonde contraddizioni che hanno attraversato il mondo del calcio negli ultimi anni. Da un lato, il fascino irresistibile del gioco più amato al mondo; dall’altro, le ombre della corruzione e degli interessi economici che spesso ne hanno minacciato l’integrità. Sebbene l’assoluzione possa essere vista come un sollievo per i due ex dirigenti, resta aperta la questione di come garantire maggiore trasparenza e responsabilità nelle istituzioni sportive globali.

Con la FIFA impegnata in un processo di riforma dopo gli scandali del passato, il caso Platini-Blatter serve da monito per il futuro: il calcio deve tornare a essere soprattutto uno sport, anziché un terreno fertile per giochi di potere e interessi economici. Oggi, mentre Platini e Blatter possono finalmente voltare pagina, il calcio mondiale continua a guardare avanti, sperando di imparare dagli errori del passato per costruire un domani più pulito e inclusivo.