Annamaria Furlan ha pienamente ragione quando afferma che è necessaria una “strategia nazionale e industriale” e “tagliare le accise” per ridurre l’impatto della bolletta energetica delle famiglie. Basterebbe – sostiene il Presidente di Assopetroli, Franco Ferrari Aggradi, che l’Italia decidesse di allinearsi alla aliquota di accisa media superiore praticata dai paesi Europei che comunque è inferiore a quella attualmente in vigore in Italia che è al 60,95% del prezzo finale della benzina ossia ben25,3 centesimi in più della media europea (solo imposte). Questo significherebbe subito almeno 8 centesimi di euro in meno per litro di benzina. Risorse che resterebbero alle famiglie e favorirebbero la ripresa economica, garantendo comunque all’erario introiti sotto forma non di accise ma di maggiore IVA e Irpef derivanti altri consumi resi possibili dalle risorse liberate con la diminuzione del costo dei carburanti per effetto della minor quota fiscale. Insomma – conclude il Presidente di Assopetroli – occorre che il Governo si svincoli da una visione ragionieristica e scommetta su un modello economico che veda diminuire la pressione fiscale sui consumi ed in particolare sui carburanti, per rilanciare, assieme agli stessi, anche il gettito erariale.