C’è stato un piccolo brivido ma l’Expedition 42/43 e la missione Futura dell’Asi si sono concluse, come previsto e senza problemi, alle 15:44 dell’11 giugno 2015, nelle steppe del Kazakhstan. Sorridente e felice ha respirato di nuovo l’aria pura del pianeta l’astronauta italiana dell’Esa e capitano pilota dell’Aeronautica Militare, Samantha Cristoforetti che – seppur involontariamente – con 200 giorni di permanenza orbitale è ora la donna che ha trascorso più giorni nello Spazio, battendo, tra gli altri, anche il record che era appartenuto all’astronauta Nasa, Sunita Williams. In mattinata l’ultimo abbraccio tra i colleghi rimasti sulla Iss, i cosmonauti Gennadij Padalka e Michail Kornienko e l’astronauta Nasa, Scott Kelly con l’equipaggio in partenza per la Terra.
@AstroSamantha in precedenza ha dedicato un ultimo post alla Iss citando la “Guida galattica per autostoppisti”, l’opera di Douglas Adams che ha ispirato tutta la sua missione. “Arrivederci e grazie per tutto il pesce”, ha scritto poi, vistosamente commossa, ha salutato i suoi compagni di viaggio e a quella che, negli ultimi 7 mesi, è stata la sua casa tra le stelle. Nelle ultime ore prima della partenza, l’accensione inattesa dei motori della Sojuz ha spostato l’orbita dell’Iss che, tuttavia, è stata corretta prima del distacco avvenuto secondo programma. Lo sgancio dalla base orbitante, però, la discesa e l’atterraggio, sono avvenuti senza problemi. Ora per Samantha si prospetta un lungo periodo di riabilitazione alla Nasa di Houston ma presto tornerà in Italia per riabbracciare amici e parenti.