ATR testa con successo carburante 100% sostenibile sull’Atr72-600

L’Obiettivo è ridurre sensibilmente le emissioni di CO2

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L’azienda aeronautica ATR, joint-venture tra Airbus e Leonardo e leader nella produzione di aerei per il trasporto regionale, ha annunciato di aver eseguito con successo una serie di test, a terra e in volo, utilizzando carburante per aviazione totalmente sostenibile (Sustainable Aviation Fuel – 100% SAF) in uno dei due motori di un prototipo di Atr72-600, accumulando 7 ore di volo. L’aereo era alimentato da Neste MY Sustainable Aviation Fuel, prodotto al 100% con rifiuti riciclati e da materie prime residue, come olio da cucina esausto. Questi test fanno parte del processo di certificazione degli aeromobili ATR con 100% SAF. Nel settembre 2021, ATR ha annunciato una collaborazione con Braathens Regional Airlines e Neste per accelerare questa certificazione. Le aziende stanno lavorando a stretto contatto, puntando a effettuare un volo dimostrativo nel 2022 su un aereo ATR della Braathens Regional Airlines. L’obiettivo è completare il processo di certificazione degli aeromobili ATR per l’utilizzo del carburante per aviazione totalmente sostenibile, entro il 2025.

I carburanti per l’aviazione sostenibili (SAF) sono un pilastro fondamentale della strategia di decarbonizzazione dell’industria aeronautica, con un impatto immediato sulla riduzione delle emissioni di CO2. Si prevede che un ATR che voli su una tipica rotta regionale con carburante 100% SAF in entrambi i motori possa ridurre le emissioni di CO2 dell’82%. “In qualità di leader del mercato regionale – ha dichiarato Stefano Bortoli, amministratore delegato di ATR – il nostro obiettivo è guidare il cambiamento verso la decarbonizzazione. Già emettendo il 40% in meno di CO2 rispetto ai jet regionali di dimensioni simili, i turboelica ATR sono la piattaforma ideale per offrire significativi progressi nella riduzione delle emissioni di Anidride carbonica. Il raggiungimento di questo grande traguardo dimostra che siamo pienamente impegnati a rendere possibile l’uso del SAF 100% e aiutare i nostri clienti a raggiungere i loro obiettivi per fornire collegamenti aerei ancora più sostenibili – non nel 2035 o nel 2050 ma nei prossimi anni”.