Attacco convoglio Onu in Congo, muoiono ambasciatore italiano e un carabiniere

22 febbraio 2021

Due italiani sono morti in un attacco contro un convoglio delle Nazioni Unite avvenuto oggi a Goma (Repubblica Democratica del Congo). A perdere la vita, l`ambasciatore Luca Attanasio e il carabiniere Vittorio Iacovacci, in forza al battaglione Gorizia e dallo scorso mese di settembre in servizio presso l’ambasciata italiana nel Paese Africano.

“E’ con profondo dolore che la Farnesina conferma il decesso, oggi a Goma, dell`Ambasciatore d`Italia nella Repubblica Democratica del Congo Luca Attanasio e di un militare dell`Arma dei Carabinieri – fa sapere la Farnesina -. L`ambasciatore e il militare stavano viaggiando a bordo di una autovettura in un convoglio della MONUSCO, la missione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per la stabilizzazione nella Repubblica Democratica del Congo”. L’attacco in cui sono rimasti uccisi l’ambasciatore e il carabiniere è avvenuto nei pressi della città di Kanyamahoro, nella zona orientale della Repubblica democratica del Congo, ed era un tentativo di sequestro. Sono tre le persone uccise e diverse altre ferite nell’attacco messo a segno oggi “contro una delegazione in viaggio per una visita sul campo nell’Est della Repubblica Democratica del Congo”, costato la vita all’ambasciatore italiano Luca Attanasio e al carabiniere Vittorio Iacovacci.

Stando a quanto precisato dal Programma alimentare mondiale (Pam) in una nota, nell’attacco è morto anche un autista. “Diversi altri passeggeri che viaggiavano con la delegazione sono rimasti feriti durante l’attacco – si aggiunge nella nota – la delegazione era in viaggio da Goma per visitare un programma di alimentazione scolastica a Rutshuru quando è avvenuto l’incidente”. Il Pam ha precisato che l’attacco “è avvenuto su una strada che era stata precedentemente autorizzata per viaggi senza scorte di sicurezza”. Nella nota l`agenzia Onu ha espresso “le sue condoglianze e la sua vicinanza alla famiglia, ai colleghi e agli amici delle tre persone uccise” e ha fatto sapere che “lavorerà con le autorità nazionali per determinare i dettagli dell`attacco”. “Il Pam è in stretto contatto con le autorità italiane attraverso i suoi uffici della sede di Roma e nella Repubblica democratica del Congo”, ha concluso.

IL CORDOGLIO

“Ho accolto con sgomento la notizia del vile attacco che poche ore fa ha colpito un convoglio internazionale nei pressi della citta di Goma uccidendo l’ambasciatore Luca Attanasio, il carabiniere Vittorio Iacovacci e il loro autista. La Repubblica Italiana è in lutto per questi servitori dello Stato che hanno perso la vita nell’adempimento dei loro doveri professionali in Repubblica Democratica del Congo”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio. “Nel deprecare questo proditorio gesto di violenza, gli italiani tutti si stringono nel cordoglio intorno alle famiglie delle vittime, cui desidero far pervenire le condoglianze più sentite e la più grande solidarietà”, conclude il Capo dello Stato.

Cordoglio anche da parte del presidente del Consiglio Mario Draghi per la morte in Congo dell’ambasciatore italiano e del giovane carabiniere. «Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, esprime profondo cordoglio del Governo e suo per la tragica morte di Luca Attanasio, Ambasciatore d’Italia nella Repubblica Democratica del Congo, e di Vittorio Iacovacci, appuntato dei Carabinieri che lo accompagnava a bordo di un convoglio a Goma». È quanto si legge in una nota della presidenza del Consiglio dei ministri. “Il Presidente del Consiglio e il Governo si stringono ai familiari, ai colleghi della Farnesina e dell’Arma dei Carabinieri. La Presidenza del Consiglio segue con la massima attenzione gli sviluppi in coordinamento con il Ministero degli Affari Esteri” aggiunge la nota.

CHI ERA L’AMBASCIATORE

Luca Attanasio

L’ambasciatore Luca Attanasio rimasto ucciso oggi in un attacco nella zona orientale della Repubblica democratica del Congo era nato a Saronno (Varese) il 23 maggio 1977 e cresciuto a Limbiate (Monza) dove vive la famiglia.  Era stato capo missione a Kinshasa dal 5 settembre 2017, prima di essere confermato, il 31 ottobre 2019, in qualità di Ambasciatore Straordinario Plenipotenziario. Lo scorso anno gli era stato conferito il Premio Internazionale Nassiriya per la Pace 2020 “per il suo impegno volto alla salvaguardia della pace tra i popoli” e “per aver contribuito alla realizzazione di importanti progetti umanitari distinguendosi per l’altruismo, la dedizione e lo spirito di servizio a sostegno delle persone in difficoltà”.

Laureato con Lode all`Università Commerciale Luigi Bocconi (2001), dopo un breve percorso professionale nella consulenza aziendale e un Master in Politica Internazionale, aveva intrapreso nel 2003 la carriera diplomatica. Come si legge nel profilo sul sito dell’ambasciata italiana in Congo, alla Farnesina era stato assegnato alla Direzione per gli Affari Economici, Ufficio sostegno alle imprese, poi alla Segreteria della Direzione Generale per l`Africa. Successivamente era stato Vice Capo Segreteria del Sottosegretario di Stato con delega per l`Africa e la Cooperazione Internazionale (2004).

All`estero era poi stato Capo dell`Ufficio Economico e Commerciale presso l`Ambasciata d`Italia a Berna (2006-2010) e Console Generale reggente a Casablanca, Marocco (2010-2013). Nel 2013 era rientrato alla Farnesina con l`incarico di Capo Segreteria della Direzione Generale per la Mondializzazione e gli Affari Globali. Era ritornato in Africa quale Primo Consigliere presso l`Ambasciata d`Italia in Abuja, Nigeria, nel 2015, prima di ricoprire la carica di capo missione a Kinshasa nel 2017.

CHI ERA IL CARABINIERE

Vittorio Iacovacci è il carabiniere caduto nell’imboscata al fianco di Luca Attanasio: 30 anni, originario di Sannino, nel Lazio, era stato inviato a settembre 2020 all’ambasciata del Congo a Kinshasa. Faceva parte della scorta dell’ambasciatore in un territorio ad alto rischio di attacchi terroristici da bande armate in un contesto di assoluta instabilità socioeconomica. “La comunità di Sonnino è sgomenta per questa giovane e tragica perdita. Proclameremo il lutto cittadino” Così il sindaco di Sonnino, Luciano De Angelis, alla notizia della morte in Congo del carabiniere Vittorio Iacovacci, originario del centro in provincia di Latina. “Era andato a portare la pace ed è stato ucciso -conclude il sindaco- ci stringiamo attorno alla famiglia”.

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