L’attacco hacker che in queste ore sta mettendo in difficoltà la regione Lazio è grave ma le attività dell’ente non si fermano compresa la campagna vaccinale. A meno di un’ora dalla conferenza stampa che la Regione Lazio ha convocato per esaminare la vicenda il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, è intervenuto nel corso della seduta del consiglio regionale del Lazio spiegando ai consiglieri cosa sta accadendo. Un attacco “terroristico”, “criminale” l’ha definito Zingaretti e che ha colpito i sistemi informatici dell’ente nella notte tra sabato e domenica. Un attacco informatico che ha colpito il Centro elaborazione dati (Ced) della regione. Una serie di attacchi, uno sventato nella notte, di cui “non si conosce la matrice ma che arrivano da altre nazioni”.
Certo è che gli “attacchi sono ancora in corso” anche se “il sistema è spento – ha chiarito – proprio per consentire la verifica interna del sistema” e spento resterà “per evitare il propagarsi di ulteriori danni essendo gli attacchi ancora in corso” ha precisato il governatore del Lazio, chiedendo ai giornalisti prudenza nell’affidarsi alle fonti. “Il consiglio che mi sento di dare queste ore è di avere prudenza sulle fonti. Circolano tante voci come quella del riscatto, ma sono voci infondate” ha tenuto a precisare senza dimenticare però i problemi che in queste ore stanno investendo l’ente regionale e i cittadini laziali. “Mi scuso per i disagi e per quanto sta accadendo” ha sottolineato scendendo nel dettaglio e rassicurando tutti.
“I dati finanziari e quelli del bilancio non sono stati toccati” il 112 e Ares 118 sono attivi e mai hanno subito interruzioni come la sala operativa della protezione civile e nessuna ripercussione su ricoveri o interventi. Al sicuro anche i dati sanitari della popolazione, ha tenuto a sottolineare invece l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato che ha assicurato ancora una volta che la campagna vaccinale non subirà lo stop. Si va avanti e per il green pass ha ricordato che “è rilasciato dal ministero della Salute e in accordo con il generale Figliuolo, si sta mantenendo il flusso di transmigrazione dei dati dalla Regione Lazio alla nazione. Ci sarà maggiore lentezza, perché bisognerà farlo a carattere manuale da parte dei nostri operatori”.
Come detto dal governatore si tratta di un attacco criminale e la “situazione è molto complessa” ma le banche dati della sanità sono in sicurezza rispetto all’attacco, così come altri dati delicatissimi. Zingaretti si è comunque scusato con i cittadini della regione spiegando che un fatto simile mai era accaduto. E come ha spiegato lo stesso D’Amato, nonostante le difficoltà di queste ore nessuno fermerà le vaccinazioni. “Chi è prenotato, può andare tranquillamente nei centri vaccinali – ha detto l’assessore laziale -. Ringrazio il Commissario Figliuolo per la disponibilità che ci ha dato nel garantire il supporto nel trasferimento dei flussi nell’anagrafe vaccinale nazionale. Non ci fermeremo di fronte a questo attacco”.
Intanto, il Garante per la protezione dei dati personali “segue da ieri con particolare attenzione, non appena si è diffusa la notizia, gli sviluppi dell’attacco informatico subito dalla Regione Lazio, con la quale ha preso subito contatti per tutto quanto attiene agli aspetti di protezione dei dati personali degli interessati coinvolti nel data breach”. Lo stesso Garante che precisa: “La Regione ha fatto pervenire una prima notifica preliminare di violazione dei dati all’Autorità, la quale si riserva di valutare a pieno la situazione una volta ricevuti ulteriori elementi anche all’esito delle analisi che la Regione sta compiendo”.