Cronaca

Attacco a Londra, 3 morti compreso l’attentatore legato a gruppi di matrice islamica. Tra accoltellati all’Aia

Tre morti per l’aggressione con un coltello oggi a Londra, sul London Bridge. L’aggressore, di cui non e’ ancora nota l’identita’, ha accoltellato diversi passanti prima di essere fermato dalla gente e ucciso dalla polizia per impedirgli di azionare quello che si e’ rivelato essere un falso giubbetto esplosivo. Nel tardo pomeriggio, i due feriti piu’ gravi sono morti, portando il conto provvisorio a tre decessi. “Non ci faremo intimorire”, ha detto il premier Boris Johnson. I conservatori hanno sospeso la campagna elettorale. In serata, la situazione sul ponte si e’ normalizzata ed e’ stata riaperta la stazione London Bridge della metropolitana. Due anni dopo la strage del 2017, quando estremisti islamici ammazzarono otto persone, il London Bridge e’ di nuovo scenario di un attacco terrorista. Un uomo che brandiva un coltello e indossava una finta cintura da kamikaze e’ stato dapprima bloccato da almeno sei passanti sullo storico ponte della capitale inglese e poi ucciso dalla polizia. Dopo alcune ore si saprà che l’aggressore era un ex detenuto con legami con gruppi terroristici di matrice islamica. Finora, non è stata resa nota la sua identità.

I feriti nell’attacco, avvenuto poco prima delle 14, sono almeno cinque, di cui alcuni sono gravi, ha reso noto il sindaco di Londra, Sadiq Khan. La polizia ha fatto sapere che si tratta di terrorismo. “Camminavo sul ponte e ho visto diverse persone che lottavano con un uomo dall’altra parte della strada. Subito dopo e’ arrivata la polizia e ha sparato contro quell’uomo”, ha raccontato il giornalista della Bbc John McManus. L’area e’ stata immediatamente isolata e il premier britannico, Boris Johnson, ha avvisato di quanto stava accadendo: “Ringrazio la polizia e i servizi di soccorso per il loro immediato intervento”, ha twittato. In una serie di video pubblicati su Twitter, e’ possibile vedere sei persone in abiti civili bloccare un uomo, e tenerlo fermo a terra; uno dei civili ha in mano un grosso coltello, apparentemente insanguinato e sottratto al terrorista, da cui si distanzia insieme con altri all’arrivo degli agenti.

Almeno tre poliziotti piu’ un civile sono sull’uomo, ma a un certo punto si allontanano da lui, probabilmente perche’ temono che indossi una cintura kamikaze, e gli sparano due-tre volte a distanza ravvicinata. L’uomo e’ morto poco dopo gli spari. Una Commissione indipendente indaghera’ come accade in tutti i casi di sparatorie con la polizia, sul comportamento degli agenti e sull’opportunita’ di sparare all’uomo. Il giubbotto esplosivo era finto, ha fatto sapere la polizia. La ministra dell’Interno, Priti Patel, si e’ detta “molto preoccupata” e il presidente Usa, Donald Trump, ha espresso “pieno sostegno all’alleato” britannico. Il 3 giugno 2017 il London Bridge fu teatro di un attacco portato a termine da estremisti islamici a bordo di un camion. Il veicolo fu lanciato sulla folla a 50 chilometri orari, e, quando si fermo’, ne discesero tre terroristi, che, muniti di coltello, aggredirono all’impazzata chiunque si trovasse sulla loro strada. Il bilancio fu di otto morti e 48 feriti. I terroristi, che anche in quel caso indossavano finte cinture esplosive, furono uccisi dalla polizia.

TRE ACCOLTELLATI ALL’AIA

Tre accoltellati questa sera a L’Aja, la capitale amministrativa olandese sede di governo e parlamento. Sono tutti e tre minorenni e la polizia ha contattato le loro famiglie, ma non sono state rese note ne’ l’eta’ dei minorenni ne’ le condizioni in cui i tre si trovano. La polizia avrebbe fermato un uomo, nelle vicinanze di Grote Markstraat, la strada dello shopping nel centro della citta’ dove e’ avvenuta l’aggressione. Non si sa ancora se si tratti dell’uomo che era fuggito. Il fermato ha circa 35 anni, indossa pantaloni verdi e una giacca nera con bordure di pelliccia. Ha fatto resistenza mentre gli agenti lo facevano salire su un furgone. In precedenza la polizia aveva diffuso la descrizione di un uomo un po’ piu’ vecchio, sui 45-50 anni, che indossava una tuta da jogging una sciarpa e un cappotto scuro, di altezza imprecisata, con i capelli ricci e la pelle lievemente scura, espressione spesso usata per descrivere nordafricani o mediorientali. Il movente terroristico dell’aggressione al momento non appare l’ipotesi piu’ probabile dell’episodio, anche se non viene escluso: un portavoce ha risposto che “tutti gli scenari sono ancora aperti”. In un primo momento sembrava che le vittime fossero state scelte a caso. La polizia ha rivolto appelli su Twitter alla ricerca di testimoni e di immagini riprese da cellulari. Sul luogo dell’aggressione e’ stato trovato un coltello.

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