Attacco terroristico a New Orleans, un veicolo falcia la folla: almeno 15 vittime e 35 feriti

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E’ salito ad almeno 15 morti il bilancio delle vittime nell’attacco di New Orleans dove una notte di festeggiamenti si è trasformata in tragedia nel cuore del Quartiere Francese della città statunitense a causa di un veicolo che ha falciato la folla. Trentacinque, invece, sarebbero le persone ferite, tra cui due poliziotti. La sindaca LaToya Cantrell ha descritto l’incidente come un “attacco terroristico”, durante una conferenza stampa che ha gettato una nuova luce sull’atroce evento accaduto nelle prime ore del mattino di Capodanno. “Sappiamo che la città di New Orleans è stata colpita da un attacco terroristico”, ha dichiarato Cantrell, sottolineando che le indagini sono ancora in corso.

Jeff Landry, Governatore della Louisiana, ha espresso il suo dolore per l’atto di violenza che ha avuto luogo su Bourbon Street, invitando tutti i cittadini a pregare per le vittime e i soccorritori. “Un orribile atto di violenza ha avuto luogo questa mattina presto in Bourbon Street”, ha scritto su X, aggiungendo un appello a evitare l’area dell’incidente.

L’evento si è verificato intorno alle 3 del mattino, quando un pickup, a quanto riferito, ha investito la folla, causando devastazione. Il conducente è poi sceso dal veicolo e ha iniziato a sparare, scatenando una risposta immediata delle forze dell’ordine che hanno risposto al fuoco, mettendo fine alla minaccia letale. L’aggressore è morto durante lo scontro a fuoco, confermato dal New York Times che cita fonti ufficiali delle forze dell’ordine.

Nonostante la dichiarazione della sindaca Cantrell, l’FBI ha inizialmente contraddetto questa definizione, affermando che l’evento non sarebbe da considerarsi terroristico. Tuttavia, successivamente, l’FBI ha confermato che indaga sull’incidente come atto di terrorismo, dopo aver rinvenuto ordigni esplosivi improvvisati nel veicolo dell’attentatore, evidenziando un cambiamento di direzione nelle indagini.

Secondo la testimonianza della sovrintendente della polizia Anne Kirkpatrick, l’attentatore era motivato da un’intenzione chiara di causare una carneficina. La maggior parte delle vittime sembra essere composta da residenti locali piuttosto che da turisti, un dato che ha aggiunto un livello di tragedia alla comunità stessa di New Orleans.

L’attacco ha avuto luogo proprio alla vigilia del Sugar Bowl, una delle partite di football universitario più attese, che avrebbe dovuto vedere contrapposte Notre Dame e la University of Georgia al Superdome. Questo evento ha portato a una maggiore presenza di forze dell’ordine in città, ma non è stato sufficiente a prevenire la strage.

I feriti sono stati distribuiti tra cinque ospedali principali della città, dimostrando l’ampiezza della risposta medica necessaria per fronteggiare l’emergenza. La comunità, ora in lutto, si stringe attorno alle vittime e alle loro famiglie, con messaggi di solidarietà provenienti anche da istituzioni internazionali come l’Alto rappresentante Ue Kaja Kallas.

Intanto, l’Fbi sta cercando i possibili complici dell’uomo che ha compiuto una strage a New Orleans. Le telecamere di sicurezza del quartiere francese, luogo dell’attacco terroristico, hanno registrato le immagini di quattro persone che avrebbero piazzato ordigni esplosivi in vari punti dell’area. L’obiettivo, secondo gli investigatori, poteva essere quello di fare una strage di proporzioni ancora più grosse, colpendo la gente in fuga con esplosioni a distanza. Ma per qualche motivo gli ordigni non si sono innescati.

Al momento resta solo un nome, quello del killer: Shamsud-Din Bahar Jabbar, o Shamsuddin Jabbar, 42 anni, veterano dell’esercito, nato e cresciuto in Texas, sposato e divorziato due volte. Il pickup bianco che Jabbar aveva noleggiato aveva un’asta con una bandiera nera e grigia che richiamava all’Isis, l’organizzazione terroristica di matrice islamica. “Mostrando quella bandiera – hanno spiegato alcuni analisti del controterrorismo – l’attentatore voleva far vedere di essere un martire, allineato all’Isis e forse sperava di suscitare emulazioni”.

La Casa Bianca, informata dell’accaduto, ha confermato che il Presidente Joe Biden è stato aggiornato e che la Casa Bianca sta collaborando con le autorità locali per offrire tutto il supporto necessario. Mentre New Orleans affronta questo momento oscuro, la città è chiamata a unire le forze per la guarigione e la giustizia, in un giorno che doveva segnare la gioia del nuovo anno ma che invece sarà ricordato per un inaspettato atto di violenza.