E’ di almeno un morto, – una donna – e un numero ancora imprecisato di feriti, alcuni dei quali gravissimi, il bilancio di un attacco che Scotland Yard tratta come terroristico, avvenuto questo pomeriggio intorno alle 14.40 locali nelle immediate vicinanze del Parlamento britannico a Londra. Secondo un ufficiale medico dell’ospedale di St Thomas, che si trova di fronte al Parlamento, all’estemità opposta del Westminster Bridge, diverse persone travolte dall’auto, una Hyundai, hanno “catastrofiche ferite”. Secondo le prime ricostruzioni, un uomo, descritto come un 40enne dai tratti asiatici, a bordo di un’auto ha investito diversi pedoni – decine, secondo testimoni – lungo il Westminster Bridge – il ponte che conduce al parlamento di Londra – prima di andarsi a schiantare contro la recinzione di ferro dello stesso Palazzo di Westminster.
Dopo lo schianto, l’uomo sarebbe uscito dall’auto con l’intenzione, secondo diversi media, di penetrare all’interno del Parlamento; bloccato dalle forze dell’ordine, ha accoltellato un poliziotto, ferendolo; l’agente o gli agenti hanno reagito prontamente, uccidendolo a colpi d’arma da fuoco. Secondo le prime indicazioni ci sarebbero almeno 4, fino a 12 feriti. Subito dopo l’attacco, che coincide con il primo anniversario dei sanguinosi attentati jihadisti all’aeroporto e alla metropolitana di Bruxelles del 22 marzo 2016, il Parlamento è stato blindato e ai deputati è stato ordinato di non lasciare l’edificio: le forze dell’ordine sono penetrate all’interno e hanno setacciato piano per piano il palazzo. Sul ponte di Westminster sono stati inviati gli artificieri, nel timore che nella vettura finita contro la recinzione del compound parlamentare vi possa essere un ordigno. La premier britannica Theresa May sta bene e “non è stata coinvolta nell’incidente”, aveva fatto sapere Downing Street dopo le notizie di un’evacuazione d’urgenza della premier. Testimoni oculari hanno visto un gruppo di agenti di sicurezza che scortavano la May verso una Jaguar color argento. Alla notizia dell’attacco a Londra, il parlamento di Edinburgo ha sospeso il dibattito sul nuovo referendum per l’indipendenza della Scozia.