Attentato Antoci, nel Messinese migliaia in corteo per solidarieta’
LA MANIFESTAZIONE Il presidente del Parco dei Nebrodi: “La mafia si sconfigge con il movimento delle coscienze e questa e’ una grave sconfitta alla mafia”
Grande partecipazione alla manifestazione di solidarieta al presidente del parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci (foto) ed alla Polizia di Stato sfuggiti ad un grave agguato. A Sant’Agata Militello (Messina) migliaia tra studenti, cittadini, sindaci, istituzioni, sindacati, associazioni antiracket hanno sfilato per le vie della cittadina per manifestare solidarieta’ ad Antoci ed agli agenti e ribadire il no alla mafia. “Cosi’ si sconfigge la mafia – ha detto Antoci che ha sfilato con al fianco il presidente della Regione Rosario Crocetta – la mafia si sconfigge con il movimento delle coscienze e questa e’ una grave sconfitta alla mafia. Mi aspettavo questa risposta, questa e’ una Sicilia che ha capito che non ci puo’ essere sviluppo senza legalita’, lo abbiamo dimostrato anche in questo territorio dove c’e’ tanta brava gente dove abbiamo dimostrato che abbiamo fatto il 35% in piu’ di incremento turistico con picchi del 70% parlando di legalita’ e sviluppo. Sono convinto che alla gente bisogna far capire che i nostri figli possono rimanere nella nostra terra , creare occasioni di lavoro, utilizzando la legalita’”, ha concluso Antoci, Il presidente del parco ha sottolineato l’importanza di non essere lasciati soli nella lotta contro la mafia: “Ritengo che sia importante fare squadra ritagliandosi ognuno un pezzetto di responsabilita’ e che sia fondamentale non essere mai in solitudine ne’ contestualizzare la lotta alla mafia con l’io autoreferenziale, questa terra non ha bisogno di eroi ma di persone che fanno il loro dovere”.
Numerosi i rappresentanti delle associazioni antiracket che hanno partecipato al corteo. Tra loro Tano Grasso della Fai: “E’ l’occasione- dice- per dare una risposta cosi’ come si e’ data 24 anni fa, dopo l escalation delle cosche tortoriciane e la sentenza di Capo d’Orlando e le condizioni perche’ sia una risposta definitiva sono date da tutta questa gente, le istituzioni, le forze dell’ordine e la comunita’ di questo territorio e questa e’ la garanzia del successo”. Un altro dirigente Fai, Pippo Scandurra, afferma: “Questa e’ una comunita’ che ha sempre saputo reagire, dobbiamo ricordare gli anni 91-92 con gli imprenditori dell’Acio di Capo d’Orlando e di Sant’Agata di Militello che organizzarono una grande manifestazione e ci fu una mobilitazione generale per dimostrare di non lasciare gli imprenditori in solitudine, oggi non lasciamo Antoci in solitudine e dimostriamo con questo grande corteo la nostra solidarieta’ e vicinanza anche alla polizia di Stato”. Vito Lo Monaco, presidente del Centro Pio La Torre, sottolinea: “Questa non e’ l’antimafia parolaia perche’ altrimenti non avrebbero sparato, adesso bisogna proseguire nell’azione repressiva, come si sta facendo ma anche nell’azione preventiva che e’ sopratutto politica ed allora non piu’ brucellosi non verificata, micro chip su tutte le mucche, salvaguardare le vere aziende degli allevatori perche’ il sistema mafioso va cancellato”.