Attentato kamikaze in Afghanistan, almeno 63 morti e 180 feriti. L’Isis rivendica

18 agosto 2019

Ci sono donne e bambini tra i 63 morti e gli oltre 180 feriti dell’attentato compiuto ieri sera a Kabul da un kamikaze, che si è fatto saltare in aria nella sala di un ricevimento di nozze a cui stavano partecipando centinaia di ospiti. L’Isis in Afghanistan ha rivendicato la responsabilita’ dell’attacco kamikaze. Secondo il portavoce del ministero dell’Interno, Nasrat Rahimi, l’esplosione e’ avvenuta poco prima delle 23 nella sala per matrimoni di Dubai, nel sud-ovest della citta’. Non era ancora chiaro cosa abbia scatenato l’esplosione. “Il numero delle vittime verra’ comunicato in seguito”, aveva aggiunto Rahimi. Un reporter solitamente ben informato, Bilal Sarwari, cominciava a tracciare il primo bilancio, facendo riferimento ad informazioni provenienti da non meglio specificati funzionari di alto livello – che le vittime erano almeno 38, mentre i feriti sarebbero quasi 100.

La sala delle nozze colpita si trova in Dar-ul-Aman Street, che in questi giorni e’ solennemente illuminata per la festa dell’indipendenza che si celebra questo lunedi’ in Afghanistan. Ai matrimoni che si svolgono a Kabul uomini e donne festeggiano in stanze separate. Normalmente sono invitati centinaia di ospiti e la cena viene servita dopo le 22. I video sui social media mostrano persone disperate davanti ai familiari scomparsi nella sala adibita alle feste nuziali. Nelle immagini si vedono sedie bianche macchiate di sangue e molti corpi privi di vita distesi su di esse. Nel centro di Kabul, un’ora dopo l’attacco, risuonavano ancora le sirene delle ambulanze. Molti afghani hanno espresso il loro orrore. “Sono a pezzi”, ha scritto l’artista Omaid Sharifi su Twitter, “qual e’ la nostra colpa?”.


L’attacco alla sala delle nozze e’ il diciassettesimo attentato di rilievo a Kabul da gennaio a oggi. Nei precedenti 16, stando alle cifre fornite dalle autorita’, almeno 113 persone sono state uccise e oltre 700 ferite. Tuttavia, e’ noto che i funzionari governativi mantengono basso il numero delle vittime. Parte degli attacchi sono attribuiti ai talebani, gli altri alle milizie dello Stato islamico. L’esplosione di ieri nella Dubai Wedding City Hall avviene proprio mentre sono in pieno corso i negoziati tra gli Usa e i rappresentanti di alto rango dei talebani: sul tavolo il ritiro delle truppe americani in cambio di assicurazioni che l’Afghanistan non diventi una sorta di porto franco per le organizzazioni terroriste.

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Entrambe le parti hanno recentemente dimostrato ottimismo riguardo al rapido raggiungimento di un’intesa finale. Tuttavia, molti afgani temono che la violenza possa continuare attraverso gli attacchi dell’Isis.In mattinata, intanto, arrivara un altro pesante bilancio: almeno 63 morti e oltre 180 feriti. “Costernazione e condanna per l’atto esecrabile, solidarieta’ e affettuosa vicinanza dell’Italia alle vittime, alle loro famiglie e al popolo afghano” ha commentato il ministro degli Esteri, Enzo Moavero.

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