Riprende domattina in commissione bilancio del Senato l’esame della manovra dopo una giornata in cui si è proceduto alla ‘scrematura’ degli emendamenti sui primi articoli della legge di bilancio. Tutte accantonate per ora le altre proposte di modifica. Restano attesi per la serata di domani gli emendamenti del governo, tra cui quello che raccoglie i risultati del tavolo con i sindacati sull’adeguamento dell’età pensionabile all’aspettativa di vita e che dovrebbe arrivare blindato in Senato. Alcune altre proposte di modifica dell’esecutivo potrebbero arrivare attraverso riformulazioni del relatore di emendamenti già depositati. In serata sono previste riunioni tecniche per proseguire il lavoro preparatorio alle proposte di modifica sui temi più delicati. Primo fra tutti il capitolo delle misure per la famiglia dal bonus bebè, fortemente richiesto da Ap, all’aumento della soglia per i figli a carico, cui si aggiunge la norma sui caregiver. “Sono state fatte proposte con modulazioni diverse” ha spiegato la relatrice Magda Zanoni (Pd) “Le risorse non sono infinite soprattutto con interventi così importanti e perché bisogna consentire che entrino anche altri temi”.
Apertura in serata di Renzi sul bonus, “se quelli di Ap chiedono di rimettere il bonus bebè, che noi avevamo messo e poi è stato tolto, io sono più d’accordo nel rimetterlo che non nel tenerlo fuori” così come su un intervento sul superticket chiesto da Mdp e Campo progressista, “fossi da solo non lo farei ma per un accordo sono pronto a farmi carico di alcune delle richieste degli altri. Poi sarà il governo a decidere” ha detto il segretario dem. Tra le novità della giornata l’apertura all’allargamento agli immobili commerciali della cedolare secca. La cosiddetta cedolare commerciale, oggetto di numerosi emendamenti, “è un tema sul quale sia i relatori che il governo sono sensibili” ha spiegato Zanoni. Da fonti parlamentari è arrivata poi la conferma che è in corso la riformulazione dell’emendamento Mucchetti sulla web tax. La modifica “combina l’obiettivo di garantire la salvaguardia degli interessi nazionali, già pienamente tutelata nella versione depositata, con l’esigenza di rispettare ancor meglio i Trattati”. A questo proposito il viceministro all’Economia, Luigi Casero ha assicurato che non sarà “una proposta che penalizza le imprese italiane che già pagano le tasse in Italia. Il principio è questo, poi si troverà una soluzione”.