In Aula Giulio rendiconto 2018. Caos 5stelle, Lega sostiene numero legale
Pd attacca: 380 milioni non spesi nel 2018, e Raggi chiede soldi al Governo
Arriva in un’Aula Giulio Cesare con un numero legale traballante da ponte del Primo Maggio il Rendiconto di Gestione di Roma Capitale per il 2018. Si discute con un parere dei revisori dell’Oref positivo, ma che solleva il fatto che la “mancata conciliazione” del bilancio centrale con quelli di diverse partecipate comunali “rende sfocata la fotografia del rendiconto”, continuano i revisori nel parere, rappresentando una “distonia rispetto alla norma”, elemento su cui la capogruppo del Misto capitolino Cristina Grancio ha chiesto chiarimenti agli stessi revisori.
La seduta si è aperta con il M5S che non è riuscito a garantire il numero legale da solo: “sono sempre più sfaldati – ha rivendicato il consigliere della Lega Maurizio Politi – e anche oggi se non fosse stato per la nostra presenza in aula, non avremmo potuto procedere neanche all’approvazione del Rendiconto. L’abbiamo fatto per responsabilità verso la nostra città, come abbiamo sempre fatto, considerato che va approvato entro oggi. Ci fa sorridere che il Sindaco Raggi parli ancora di una Lega contro Roma, quando anche oggi, solo per buon senso, abbiamo dato il nostro contributo”.
Polemico sull’operazione di salvataggio ‘verde-giallo’ il gruppo di Fratelli d’Italia che, rimproverando ai “grillini capitolini” di essersi presentati “oggi alla scadenza del termine per il rendiconto del Bilancio 2018 senza i numeri sufficienti per aprire il consiglio”, sottolineano che “lo hanno potuto fare solo grazie al singolare `soccorso padano’ del consigliere Politi. Sorprende che la Lega da un lato si opponga al `Salva Roma’ rischiando di far sprofondare la Capitale in una situazione di dissesto irreversibile e poi si presenti in Aula a supporto della maggioranza togliendole le castagne dal fuoco”.
Il Pd, d’altro canto, punta il dito contro i “380 milioni di risorse pubbliche non spese nel 2018. Soldi preziosi che potevano essere messi a disposizione della città e che invece restano nelle casse del Campidoglio”. Secondo il Pd, il documento “certifica definitivamente l’incapacità di spesa dell’amministrazione comunale. Oltre all’assurdità dei fondi non spesi nonostante le innumerevoli criticità ed esigenze della Capitale su tutti i fronti, stupisce che la Giunta comunale nel 2018 abbia approvato ben 12 variazioni di bilancio senza tuttavia riuscire a spendere queste preziose risorse”. Stupisce, ancora, l’opposizione “che l’amministrazione comunale continui a chiedere soldi al Governo, se poi ha risorse chiuse in cassa”.
Il Pd denuncia anche “che arrivi solo oggi il parere dell’Oref (50 pagine di documento con numerose osservazioni), quando proprio per oggi la Giunta chiede l’approvazione di questo importante documento, senza considerare il tempo necessario alle opposizioni per visionare tutta la documentazione allegata. Stupisce, infine, che ancora ad oggi ci sia un parere del Segretario generale che affermi che non è stato possibile effettuare una verifica puntuale e quindi non completo. Come si può, in queste condizioni, procedere all’approvazione del Rendiconto?” si chiedono dall’opposizione moltiplicando interventi critici in un’Aula semivuota.