Stipendio più corposo per i capigruppo alla Camera dei deputati. L`ufficio di presidenza di Montecitorio ha approvato l`incremento delle indennità, pari a quella già erogata per i presidenti di commissione, 2.226,92 euro lordi al mese, 1269,34 euro netti. La decisione è stata presa con il voto favorevole dei gruppi di maggioranza e del Movimento Cinque Stelle. Si sono astenuti Pd, Avs e Roberto Giachetti di Az-Iv. L’incremento non peserà sul budget di Montecitorio perché arriverà, viene spiegato, dalle risorse già in capo ai gruppi stessi.
La decisione dell’Ufficio di presidenza della Camera arriva dopo che, qualche giorno fa, erano stati ripristinati i vitalizi per gli ex senatori eletti prima del 2012. Vitalizi che erano stati tagliati nel 2018, quando il Parlamento decise di applicare anche ai parlamentari il sistema contributivo, basato sui contributi effettivamente versati, e non più quello retributivo basato sullo stipendio da senatori. Per il 2023 l’indennità aggiuntiva sarà a carico dei bilanci dei singoli gruppi parlamentari. Dal 2024 sarà erogata direttamente dalla Camera. Le risorse necessarie saranno prelevate dal contributo concesso ai gruppi parlamentari. Di conseguenza, è stato spiegato, l’operazione non comporterà variazioni di spesa rispetto al bilancio complessivo di Montecitorio.