AUMENTO STRAORDINARIO INPS | 100 € in più e non c’è nemmeno bisogno di fare domanda: chi ne può usufruire

Inps (Flaei) IlFogliettone
Novità importante per alcune categorie di persone dall’INPS, ne beneficeranno nelle prossime settimane. Cosa c’è da sapere.
L’INPS, acronimo di Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, è il principale ente previdenziale italiano. Si tratta di un ente pubblico che si occupa di gestire la maggior parte delle forme di previdenza obbligatoria, garantendo ai lavoratori e ai pensionati una serie di prestazioni economiche e sociali.
Le principali attività dell’INPS riguardano l’erogazione di pensioni di vecchiaia, invalidità e ai superstiti, nonché di prestazioni a sostegno del reddito come l’indennità di disoccupazione, la maternità e gli assegni familiari. L’ente si occupa anche della riscossione dei contributi previdenziali, finanziando così il sistema previdenziale.
La storia dell’INPS affonda le sue radici nel lontano 1898, quando fu istituita la Cassa Nazionale di Previdenza per l’invalidità e la vecchiaia degli operai. Nel corso degli anni, l’ente ha subito diverse trasformazioni, assumendo l’attuale denominazione nel 1933 e ampliando progressivamente le sue competenze.
L’INPS, inoltre, si occupa di adeguare periodicamente l’importo delle pensioni e di altre prestazioni, tenendo conto dell’inflazione e di altri fattori economici. Questi aumenti, spesso oggetto di attenzione pubblica, mirano a garantire il potere d’acquisto dei beneficiari e a sostenere il loro tenore di vita.
Il trattamento minimo
Il trattamento minimo nel sistema pensionistico italiano rappresenta l’importo minimo che l’INPS garantisce ai pensionati, al fine di assicurare loro un reddito di base. Questo importo viene stabilito annualmente e può variare in base a diversi fattori, come l’inflazione e le politiche economiche del governo.
L’obiettivo principale del trattamento minimo è quello di proteggere i pensionati con redditi più bassi, garantendo loro un livello di vita dignitoso. Per avere diritto al trattamento minimo, è necessario aver maturato un certo numero di anni di contributi e rispettare determinati requisiti reddituali. L’importo del trattamento minimo viene adeguato periodicamente, e dal 2025 c’è qualche novità positiva.

INPS, aumento nel 2025
La Legge di Bilancio 2025, come dettagliato nella circolare INPS dello scorso 5 marzo, introduce significative novità per i pensionati, con un focus particolare su chi percepisce il trattamento minimo. L’obiettivo principale è duplice: incrementare l’importo delle pensioni minime e offrire maggiore flessibilità nell’accesso alla pensione.
L’elemento chiave della riforma è l’aumento straordinario del trattamento minimo INPS. È stato previsto un incremento del 2,2% per il 2025 e dell’1,3% per il 2026. Nel 2025, ciò si traduce in un aumento di circa 13,27 euro al mese per i pensionati con assegno minimo, portando l’importo mensile a 603,40 euro. L’INPS applicherà automaticamente l’aumento, senza necessità di domanda, a coloro che percepiscono una pensione pari o inferiore al trattamento minimo. Per importi leggermente superiori, è prevista una maggiorazione fino al raggiungimento del nuovo limite.