Minacciata dal riscaldamento globale, dagli scarichi agricoli e dallo sviluppo industriale in genere, la Grande Barriera Corallina, Patrimonio mondiale dell’Unesco, è un emblema senza prezzo tanto per gli australiani che per il resto del mondo. Ma un gruppo di esperti della società Deloitte Access Economics ha tentato comunque di quantificarne il valore economico, stimandolo in 56 miliardi di dollari australiani (pari a 37 miliardi di euro). Per accrescere la consapevolezza della ricchezza che rappresenta la barriera corallina (lunga 2.300 chilometri ed estesa su una superficie maggiore di Gran Bretagna, Svizzera e Olanda assieme), la Fondazione della Grande Barriera Corallina ha commissionato alla società una stima del suo “valore” economico e sociale. Nel rapporto pubblicato oggi, la società stima in 29 miliardi di dollari australiani (AUD) il valore turistico della “reef” (barriera), da cui dipendono 64.000 posti di lavoro. Il valore “indiretto” ammonta a 24 miliardi di Aud: la Grande Barriera Corallina contribuisce più di ogni altro sito australiano all’immagine internazionale dell’Australia, secondo Steve Sargent, direttore della Fondazione della Grande Barriera. “Il valore stimato della Grande Barriera rappresenta l’equivalente di 12 Sydney Opera Houses”, ha spiegato Sargent. “Questo rapporto dimostra come la Grande Barriera Corallina – in quanto ecosistema, in quanto risorsa economica o ancora tesoro mondiale – è troppo importante per scomparire”. La barriera, che è minacciata anche dalla proliferazione di alcune stelle marine della famiglia delle Acanthasteridae, che divorano i coralli, ha appena subito due gravi episodi consecutivi di sbiancamento attribuiti al riscaldamento globale.
