Sfuma il sogno di Matteo Berrettini di giocarsi la finale degli Australian Open. L’Azzurro, numero 7 del mondo e del ranking a Melbourne è stato battuto in semifinale in quattro set da Rafa Nadal 6-3, 6-2, 3-6, 6-3 in 2h58′ di gioco. Nel primo set partenza lenta per Matteo, che cede subito la battuta nel primo turno di gioco. Rafa porta a casa i restanti turni di battuta e vince 6-3 senza concedere palle break. Nel secondo parziale ancora una volta la partenza è fatale per Berrettini che cede subito due volte la battuta. Rafa sale 4-0 e gestisce il set, con Berrettini mai realmente pericoloso in risposta. Nel terzo set break decisivo all’ottavo game. Un gratuito di Nadal ma soprattutto un passante di dritto in corsa regalano all’italiano un prezioso 0-30. Un altro errore di Rafa consente a Berrettini di avere le prime palle break del match: al secondo tentativo va a segno.
A Berrettini non trema il braccio e va 6-3. Ottavo game fatale anche nel quarto parziale per l’azzurro. I turni di servizio costanti fino al settimo gioco. Sul 4-3 Nadal parte con l’ace Matteo, che interrompe a 23 la striscia di punti consecutivi in battuta con un rovescio finito lungo per il 15-15. La volèe lo manda 30-15, il primo vincente di Rafa in risposta dopo un’eternità lo manda 30-30. Lo spagnolo si guadagna un’inaspettata palla break, cancellata da campione dopo uno scambio da 23 colpi. Berrettini ne concede una seconda ed è quella fatale per il 5-3. Nadal serve per volare in finale. Rafa comincia con un sanguinoso doppio fallo, rimediato con un preciso serve and volley. Berrettini manda in corridoio il dritto del 30-15 e il passante del 40-15. Dopo quasi tre ore arrivano due match point: al primo tentativo va a segno e conquista la sesta finale a Melbourne, la 29^ in uno Slam.
Berrettini : “Ho vissuto un sogno, ora battiamo Djokovic e Nadal”
“Ho vissuto un bel viaggio anche se non è finito come avrei voluto. Sono deluso dal risultato di questa semifinale, mi aspettavo di più da me stesso, ma è stato un match difficile, in particolare sotto il profilo fisico. Devo imparare da questo incontro e da questo torneo, devo continuare a migliorare”. Così Matteo Berrettini nella conferenza stampa successiva alla eliminazione in semifinale contro Nadal agli Australian Open. “Quando arrivi alla fine di un torneo come questo ovviamente un po’ stanco lo sei – continua – In più, ho tribolato per problemi di stomaco, e poi con un paio di storte alla caviglia, una prima e una durante il torneo. Sono cose che accadono, bisogna cercare di farci i conti, ma sarebbe sempre meglio evitare problemi di questo genere. Ovviamente non è per queste ragioni che ho perso la partita. Ho perso perché Rafa è stato più forte di me. Il prossimo obiettivo sarà di fare ancora meglio”.
Poi l’analisi della partita “Non ho cominciato come avrei voluto, per tante ragioni. Forse il fatto di essere in semifinale, contro Nadal, sul campo centrale, ha inciso. Poi ho avuto una bella reazione. Mi sono detto ‘reagisci da campione’, e di questo sono orgoglioso: ho giocato bene nel terzo e nel quarto set e credo che in quel momento il match sia anche diventato piacevole da vedere. Ma il punto è che contro uno come Rafa non puoi giocare due set come quelli che ho giocato io all’inizio. Nemmeno se fossi entrato con l’attitudine del terzo set, sarei stato sicuro di poterla vincere, ma l’atteggiamento nei primi due non è stato positivo”.
C’è tanto da imparare “Il tennis è uno sport che ti mette alla prova ogni giorno, devi imparare una lezione da ogni match perché le condizioni sono sempre diverse e bisogna farsi trovare pronti. In un certo senso è positivo che io sappia di avere ancora dei margini di miglioramento per fare progressi. E in ogni caso sono anche soddisfatto del mio percorso a Melbourne. Devo trovare un equilibrio tra il fatto di chiedere sempre tanto a me stesso, e l’essere contento per i risultati che ottengo. Non è sempre facile, perché perdere dà fastidio, ma bisogna vedere anche da dove si è partiti”.
Omaggio a Nadal: “Ho sempre ammirato Rafa per il suo atteggiamento, la sua capacità di migliorare e di affrontare le difficoltà. Abbiamo parlato un po’ negli spogliatoi, lui si è congratulato con me per il percorso che ho fatto. È sempre bello poter scambiare qualche battuta con questi grandi giocatori, perché da loro c’è sempre da imparare”. Il futuro è battere questi campioni: “Ho perso solo da Djokovic e da Nadal ultimamente negli Slam, e questo mi fa pensare che sia il giunto il momento in cui bisogna batterli (risata, ndr). Per me sarà importante giocare match come questi sempre più spesso, per abituarmi alla situazione e gestirla nel modo migliore”.