Uccide ex e le stermina famiglia. Killer confessa, 5 morti
L’indagato ha detto di aver agito da solo con la pistola di suo fratello, regolarmente detenuta, e un coltello
Si e’ presentato alle prime luci del giorno al comando distrettuale di Polizia, ha posato la pistola sul tavolo e ha detto, “ho appena ucciso cinque persone”. Un giovane austriaco di 25 anni con precedenti penali minori che risalgono al passato, ha confessato la strage per gelosia compiuta nella notte in una villetta el quartiere residenziale di Vordergrub, alle porte di Kitzbuehel, famosa stazione sciistica austriaca del Tirolo frequentata da vip e sede della piu’ prestigiosa gara di Coppa del mondo di sci alpino, la discesa libera dell’Hahnenkamm sulla Streif. L’uomo ha ucciso l’ex fidanzata di 19 anni (il rapporto e’ finito due mesi fa), i suoi genitori (padre e madre di 51 anni), il fratello di lei (25 anni) e il nuovo compagno di lei (di 24).
L’indagato, sottoposto a interrogatorio per tutta la mattina, ha detto di aver agito da solo con la pistola di suo fratello, regolarmente detenuta, e un coltello. Il giovane killer, che aveva avuto una discussione con l’ex fidanzata ieri sera in un locale della zona, inizialmente si era recato presso l’abitazione di lei. Ad aprire la porta era stato il padre che, vedendolo, gli ha detto di andare via. Il 25enne e’ quindi tornato a casa e ha preso l’arma del fratello, che era custodita nella cassaforte, e verso le 5,30 si e’ ripresentato alla villetta. Entrato in casa, ha ucciso il padre, la madre e il fratello dell’ex ragazza. Quindi, trovando la porta dell’appartamento dell’ex fidanzata chiusa e conoscendo bene lo stabile, il giovane si e’ arrampicato fino al balcone, ha rotto la finestra e ha sparato alla giovane e al nuovo compagno.
Da successivi accertamenti ematici e’ emerso che l’omicida, reo confesso, non ha agito sotto l’influenza di alcol. Il comandante distrettuale della Polizia, Martin Reisenzein, riferendo che “in vent’anni di servizio non ricorda una cosa simile”, ha detto che i vicini di casa hanno udito gli spari. Sul luogo della strage si sono portati subito 25 agenti della Polizia, la Polizia criminale, ambulanze e l’intera unita’ di crisi. Il sindaco del centro turistico del Tirolo, Klaus Winkler, ha disposto di issare la bandiera nera sul pennone del Municipio e ha affermato, “non abbiamo mai avuto una tragedia cosi’ incredibile a Kitzbuehel”.