Ritorna in pista il Rally Italia Talent, giunto ormai alla sua terza edizione dopo i successi dei primi due anni. E lo fa insiemead un marchio tanto storico quanto autorevole del mondo dei motori, ovvero l’icona Abarth che parteciperà al ‘Grande Fratello’ del rally in qualità di partner ufficiale. A veder accendere i motori del Rally Italia Talent 2016 sarà oggi e domani il circuito di Pergusa (Enna) con centinaia di iscritti e con protagoniste, del format che scopre i futuri campioni dell’automobilismo sportivo, le sette Abarth 595 Competizione da 180 CV impiegate per le selezioni, la semifinale e la finale del concorso patrocinato da Aci Sport. Caratterizzate da una livrea con i colori Abarth, Aci Sport e Rally Italia Talent, le vetture dello Scorpione sono equipaggiate con il motore 1.4 T-Jet potenziato a 180 CV e dotato della nuova turbinaGarrett che riduce al massimo il turbo-lag e con un nuovo rapporto di compressione che garantisce la massima efficienza. La collaborazione tra Abarth e il “Rally Italia Talent” – ricordano gli organizzatori – ”è in perfetta sintonia con la tradizione dello Scorpione che ha nel suo DNA lo sport e la competizione. Lo dimostrano sia i famosi Trofei Abarth – campionati monomarca che nel 2016 saranno proposti in unica formula articolata su sette gare – sia le recenti competizioni “Italian F4Championship Powered by Abarth” e “ADAC Formel 4 Powered by Abarth” (Germania)”. L’idea vincente del legame tra il marchio dello Scorpione e lo sport, nasce nel 1949 da una visione del fondatore Karl Abarth e che è oggi rivive con un entusiasmo rinnovato. Appassionato di corse sin dalla gioventù, a partire dagli anni Cinquanta Abarth affiancò la produzione di parti speciali e l’elaborazione prestazionale alle attività sportive. La sua grande intuizione fu quella di offrire alla gente la possibilità di vivere quotidianamente la passione per l’auto e le corse, rendendo straordinari prodotti che nascevano normali e facendo diventare le persone comuni, piloti ogni giorno. Grazie ad Abarth l’auto sportiva divenne un sogno realizzabile, non più per una ristretta élite, ma da chiunque lo desiderasse. A tutti gli effetti Karl Abarth è considerato l’inventore del concetto di elaborazione in campo automobilistico.