S’aggrava ulteriormente il bilancio dell’incendio provocato da un’autocisterna piena di carburante che è esplosa in Pakistan oggi. I morti sono almeno 139. La tragedia è avvenuta in un giorno di festa: l’inizio dell’Eid al Fitr, che segna la fine del mese del digiuno del Ramadan, e quindi nel bel mezzo di grandi spostamenti di persone che vanno a raggiungere le famiglie. La catastrofe è avvenuta vicino alla città di Ahmedpur East, 500 km a sud di Lahore. “Il bilancio dei morti è salito a 139, la gran parte dei feriti sono in gravi condizioni”, ha detto il ministro della Sanità della provincia Salman Rafiq, evocando la possibilità che il bilancio diventi ancor più pesante. Un’autocisterna che trasportava 40mila litri di carburante dal porto di Karachi fino a Lahore s’è rovesciata stamani presto sull’autostrada. La polizia stradale è arrivata immediatamente dopo l’incidente sul posto e ha tentato invano di far sgomberare la gente accorsa per approfittare dell’incidente e appropriarsi di carburante. “Gli abitanti del villaggio vicino di Ramzanpur Joya si sono precipitati sul luogo con secchi e altri contenitori e numerose persone in moto si sono fermate per recuperare il carburante”, ha indicato il capo della polizia regionale Raja Riffat. “Dieci minuti più tardi – ha continuato – il camion cisterna è esploso, creando un’enorme fiammata che ha inghiottito coloro che recuperavano il carburante”. Il fuoco si è velocemente diffuso a un’ampia porzione di strada dove numerose persone erano bloccate a causa della coda che si era creata sulla strada per l’incidente. Più di 100 auto sono andate a fuoco. Dopo l’incendio, decine di persone si sono assembrate sul luogo, piangendo e disperandosi per la morte dei loro cari.