Al via maratona Camera su Italicum. Aventino opposizioni, cresce ‘fronda’ Pd

Sulla carta Montecitorio ha previsto un massimo di undici ore di seduta, trascorse le quali la riforma va comunque votata

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E’ iniziata la giornata di votazioni in aula alla Camera sulla riforma della legge elettorale. Si parte con la ministra per le Riforme Maria Elena Boschi che esprime i pareri del governo sui 65 ordini del giorno presentati dai deputati il cui esame precede le dichiarazioni di voto e il voto finale sull’Italicum. Sulla carta Montecitorio ha previsto un massimo di undici ore di seduta, trascorse le quali la riforma va comunque votata. Aventino delle oppposizioni dal voto finale. Lo ha annunciato il presidente dei deputati Fi Renato Brunetta, al termine dell’assemblea del suo gruppo riunita a Montecitorio poco prima della seduta finale della Camera sulla riforma della legge elettorale. “Nessuna delle opposizioni – afferma Brunetta – parteciperà al voto finale. Non vogliamo essere parte di una giornata funerea per la democrazia italiana. Il Paese deve sapere che chi lo governa, Matteo Renzi, fa una violenza inaccettabile al Parlamento e alla democrazia: vuole essere un uomo solo al comando. Per questo poi promuoveremo anche un referendum abrogativo. E devono saperlo la Corte costituzionale, visto che la riforma del sistema di elezione del Parlamento è approvata a colpi di maggioranza grazie a voti di deputati eletti con un premio dichiarato incostuzionale dalla Consulta ed altri eletti dal centrodestra. E deve saperlo il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a cui chiediamo di riflettere prima di firmare questa legge”.

Il gruppo di Forza Italia alla Camera ha chiesto che il voto finale sull’Italicum avvenga a scrutinio segreto. La richiesta è stata formalizzata dal deputato Rocco Palese. Anche il capogruppo di Fdi-An a Montecitorio, Fabio Rampelli, annuncia che il partito “chiederà il voto segreto sulla legge elettorale ma non parteciperà al voto” in quanto “non vogliamo essere complici di questo brutale violazione della Costituzione”. Sarebbero, invece, tra cinquanta e sessanta i deputati del Pd pronti a votare contro l’Italicum. Fonti del Partito Democratico fanno sapere che che ai 38 della ‘fronda interna’ si
aggiungeranno cinque o sei deputati dem che avevano votato la fiducia. A questi, poi, vanno aggiunti altri 5 deputati di Ncd. Intanto, il premier Matteo renzi tira dritto.  La riforma elettorale che “spero, penso e credo sarà approvata stasera dalla Camera” rappresenta “un grande elemento di chiarezza: gli elettori sceglieranno chi vince e governa e per il Paese sarà un punto di riferimento per la stabilità politica” in Europa. Pure il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi, è certa che questa sarà la settimana decisiva e in un tweet scrive: “Secondo me questa è l’ultima #lavoltabuona”.

Articolo aggiornato alle 14:35