Azzolinae e Manfredi, ecco i due nuovi ministri
Spacchettato il dicastero della Scuola con quello della Ricerca e dell’Università
L’annuncio arriva a sorpresa dallo stesso premier, Giuseppe Conte, nel corso della conferenza stampa di fine anno: Lucia Azzolina, fino adesso sottosegretaria 5 Stelle è la nuova titolare del dicastero della Scuola, e il tecnico considerato vicino al Pd, Gaetano Manfredi, rettore dell’Universita’ Federico II di Napoli è il nuovo ministro delle Ricerca e dell’Università. In sostanza, due al posto di uno, Lorenzo Fieramonti, dimessosi meno di quarantott’ore fa.
AZZOLINA Una preside alla guida del Miur con un obiettivo preciso e ambizioso: “riportero’ i ragazzi e il loro futuro al centro dell’Istruzione e del Paese”. Lucia Azzolina, gia’ sottosegretario all’Istruzione e dirigente scolastico dall’estate scorsa, sara’ ministro della pubblica Istruzione. Ha 37 anni, siciliana, due lauree (in filosofia e diritto) e’ da sempre impegnata sul fronte scuola dove, dice in un post su Facebook subito dopo essere stata designata Ministro, “ho passato gli anni piu’ belli della mia vita, prima come studentessa e poi come insegnante: alla scuola voglio restituire cio’ che mi ha dato”. E a riprova correda il post di una sua foto bambina con grembiule e cartella. La carriera politica inizia nel gennaio del 2018 quando si candida alle parlamentarie per la quota proporzionale Novara-Biella-Vercelli-Verbania-parte della provincia di Alessandria risultando la donna piu’ votata. Il 16 settembre 2019 diventa Sottosegretario de Ministero dell’Istruzione. Azzolina e’ stata una delle artefici del Decreto scuola: come sottosegretaria alla Scuola ha infatti rappresentato il governo in Aula e in Commissione alla Camera durante la sua approvazione. E per questo, denuncio’ all’epoca, fu oggetto su Facebook di attacchi, insulti e minacce. In quell’occasione il suo predecessore e collega di partito Lorenzo Fioramonti le espresse la sua solidarieta’ ammettendo che aveva dato “un enorme contributo al Decreto Scuola”.
Durante il suo incarico di sottosegretaria si e’ spesso espressa a favore dello Ius Culturae sostenendo che “non regala la cittadinanza, ma la integra” e ritenendo necessario aprire “un sano dibattito nel paese”: “bisogna parlarne e capire anche cosa ne pensi il mondo della scuola direttamente interessato”. Lucia Azzolina ha insegnato a lungo in alcuni licei. Per anni e’ stata attiva presso il sindacato Anief, prima in Piemonte, poi in Lombardia per oltre un anno e mezzo. Una delle sue principali battaglie e’ stata quella contro “le classi pollaio” presentando a questo proposito anche un disegno di legge. Ha svolto, dopo la seconda laurea in Giurisprudenza, la pratica forense occupandosi di diritto scolastico. La parlamentare ha anche una specializzazione per insegnare Storia e filosofia e un’abilitazione all’insegnamento per gli studenti diversamente abili. E proprio agli studenti si e’ voluta rivolgere nel suo post promettendo di promuovere politiche scolastiche capaci di renderli nuovamente protagonisti. “C’e’ tanto lavoro da fare. E lo faremo. A testa bassa, con umilta’, attraverso l’ascolto, il confronto e continuando ad andare nelle scuole, come ho fatto in questi mesi da Sottosegretaria”, scrive Azzolina nel post ringraziando il presidente Conte “per la fiducia”, Luigi Di Maio che “mi ha sostenuto e tutti i colleghi parlamentari del Movimento 5 Stelle”.
MANFREDI “Se mettiamo al centro la qualita’ delle persone non possiamo sbagliare. E’ la strada che intendo percorrere: su questo a volte mi si considera un po’ rigido, ma e’ un tema su cui non faccio negoziati”. Cosi’ il neoministro per l’Universita’ e la Ricerca, Gaetano Manfredi, rettore dell’ Universita’ Federico II di Napoli e presidente della Conferenza dei Rettori (Crui), poco dopo l’annuncio della sua nomina. “In condizioni sicuramente complicate – ha aggiunto – cerchero’ di fare il massimo per il nostro sistema”. “Servono sicuramente piu’ fondi – ha poi sottolineato -. La situazione della finanza pubblica e’ difficile ma noi non possiamo considerare l’universita’ e la ricerca come la Cenerentola del paese. Ci vuole un impegno da parte di tutto il governo e sono convinto che il presidente Conte sosterra’ queste richieste per fare in modo che poi si possano realizzare delle cose concrete”.
Originario di Napoli, rettore dell’Università Federico II, Gaetano Manfredi è il nuovo ministro dell’Università e delle Ricerca. La nomina è stata annunciata dal premier Giuseppe Conte nel corso della conferenza stampa di fine anno.L’ingegnere 55enne, presidente della Conferenza dei rettori delle università italiane, ha oltre 20anni di carriera da professore sulle spalle ed è autore di nove libri ed oltre 400 pubblicazioni scientifiche. Lavora da sempre nell’ateneo partenopeo, ha una moglie e una figlia, ed è un convinto sostenitore dell’importanza di un’università fatta per i giovani e concentrata sulle loro potenzialità. In passato ha criticato gli investimenti scarsi della politica sul tema della ricerca e guarda agli atenei come un pezzo importante della strategia del Paese per superare le distanze tra Nord e Sud. Ha lavorato come tecnico esperto per il Miur e diventa oggi ministro a seguito delle dimissioni di Lorenzo Fioramonti la cui poltrona viene divisa per due: un dicastero va a Manfredi, mentre Lucia Azzolina è la nuova ministra della Scuola.