“La Regione siciliana versa in una grave crisi di liquidità, oggi l’ho ribadito alla Corte dei conti. La Corte condivide le nostre preoccupazioni. C’è un problema con il governo e ci sarà fino a quando non c’è la delibera del Cipe, c’è un problema grosso di liquidità anche perché ribadisco ci sono meno entrate”. Lo ha detto l’assessore all’Economia della Sicilia, Alessandro Baccei, dopo essere stato ascoltato a Palermo dalla Corte dei conti sulla situazione finanziaria della Regione. L’uomo inviato da Renzi per far quadrare i conti della Regione ha ben chiaro come si sia generato un buco di 500 milioni nel bilancio. E, tra le varie cause ha spiegato: “Una contrazione dell’Irap prevista dallo Stato, sull’Irpef c’è un minor gettito dello spostamento delle paghe degli stipendi su cui siamo stati in parte rimborsati, e una minore entrata sull’Iva con le aziende che hanno pagato prima le fatture del 2014 e poi quelle del 2015 (split payment)”.
In soldoni, “tutto questo ha provocato un minore introito per 500 milioni di euro”. Tuttavia, Baccei ha rassicurato: “Non ci sono a rischio stipendi e pagamenti quelli verranno pagati vediamo i tempi”. Allo stesso tempo, ha ribadito: “La situazione dei conti è critica come è da tempo. Io avevo lanciato un grido d’allarme in aula anche per responsabilizzare sulla criticità sia l’Assemblea che i miei colleghi assessori”. Come dire: io vi ho avvertito, non c’entro nulla. E, per essere ancora più chiaro ha precisato: “Io sono arrivato a novembre del 2014 e non avrei potuto fare una previsione, quelle si fanno nel 2013. Io stavo a Roma a fare altro. Le previsioni del Pil le fa l’ufficio statistica della Regione, non le faccio io”. E difficile trovare una goccia di ottimismo in Baccei che già guarda al prossimo anno: “A Roma sono preoccupati, ma lo sono di più per il bilancio 2016”.
FORZA ITALIA “Il buco nel bilancio della Regione siciliana andra’ purtroppo ben oltre i 500 milioni di euro previsti dalla Corte dei conti. Da ormai sei mesi Forza Italia sostiene che in seguito alle minori entrate, al perdurare degli sprechi e alle mancate riforme, il buco si sta trasformando in una voragine, che potrebbe raggiungere quota 1 miliardo di euro”. Lo dice Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’Ars. “Il governo Crocetta vada subito a Roma a rinegoziare le misure correttive gia’ in sede di Legge di stabilita’, a partire dalla compartecipazione della nostra Regione alla spesa sanitaria nazionale – prosegue Falcone -. Non e’ piu’ possibile che lo Stato utilizzi la Sicilia come pozzo dal quale attingere senza dare nulla in cambio”.
SEL “Le dichiarazioni dell’assessore Baccei certificano il disastro finanziario della Regione Siciliana e l’incapacità politica e amministrativa del governo Crocetta – ha affermato il deputato Erasmo Palazzotto -. Non è più rinviabile ridare la parola ai cittadini attraverso lo strumento del voto – conclude – alla Sicilia serve un governo autorevole capace di rimettere in moto la macchina amministrativa della regione e di far fronte all’emergenza finanziaria”.