Politica

Ballottaggi, alle 19 ha votato il 31% degli elettori. Affluenza ancora in calo

Si conferma in calo l’affluenza ai ballottaggi per le elezioni amministrative. Alle 19 ha votato il 30,40%, secondo i dati rilevati dal Viminale (in 103 su 111 comuni, esclusi cioè quelli di Friuli Venezia Giulia e Sicilia). Al primo turno, due settimane fa, alle 19 la percentuale dei votanti era stata del 40,66%.  In particolare, in Piemonte ha votato il 31,24/ contro il 40,89 del primo turno; in Lombardia il 32% a fronte del 40,12%; in Veneto il 34,56% contro il precedente 40,98%; in Liguria il 33,12% contro il 35,79%; in Emilia Romagna il 32,79% contro il 38,69%; in Toscana il 33,36% a fronte del 36,67%; in Umbria il 36,37% contro il precedente 43,60%; nelle Marche il 30,93% a fronte del 37,39%; nel Lazio il 28,83% contro il precedente 40,30%; in Abruzzo il 33,01%contro il 47,62% del primo turno; in Campania il 27,89% contro il 44,58%; in Puglia il 27,19% a fronte del 43,56% di due settimane fa; in Basilicata il 38,02% contro il 49,96% precedente; in Calabria il 30,47%contro il 50,72% di due settimane fa; in Sardegna il 25,74% a fronte del precedente 38,15%. Ricordiamo che oggi sono stati chiamati oltre 4 milioni di cittadini aventi diritto al voto, in 111 Comuni, di cui 3 capoluoghi di Regione e 19 capoluoghi di provincia.

Sono i numeri del secondo turno delle elezioni amministrative e che vedrà la chiusura delle urne alle 23. Subito dopo inizieranno le operazioni di spoglio. I risultati delle operazioni elettorali saranno diffusi in tempo reale attraverso il sito www.interno.gov.it. A scegliere il sindaco della propria città, tra i due sfidanti che al primo turno hanno ottenuto il maggior numero di voti, saranno per l’esattezza 4.304.739 cittadini: ovvero quelli che avevano il diritto di voto all’11 giugno, data del primo turno. Ovviamente potranno esercitare il proprio diritto di voto anche quei cittadini che non avessero votato al primo turno, presentando al proprio seggio un documento di identità e la tessera elettorale. Dei Comuni coinvolti nella seconda tornata elettorale – tutti con popolazione superiore a 15mila abitanti – 101 appartengono a Regioni a statuto ordinario. In questo caso, saranno interessati al voto 4.024.231 elettori, di cui 1.918.838 maschi e 2.105.393 femmine, con 4.861 sezioni. Saranno invece dieci i Comuni delle Regioni a Statuto speciale che andranno al ballottaggio: sette in Sicilia, uno in Friuli Venezia Giulia e due in Sardegna. Si tratta in totale di 4.304.739 elettori, di cui 2.054.516 maschi e 2.250.223 femmine, suddi visi in 5.184 sezioni elettorali. Tre i capoluoghi di Regione dove si vota: Genova, L’Aquila, Catanzaro. Solo Palermo, dei capoluoghi regionali chiamati al voto l’11 giugno, ha già eletto il suo sindaco (Leoluca Orlando) che al primo turno, con il 46,28% delle preferenze, ha superato la soglia del 40% necessaria per la vittoria, come stabilito dalle regole siciliane. Sono invece 19 i capoluoghi di Provincia: Alessandria, Asti, Belluno, Como, Gorizia, La Spezia, Lecce, Lodi, Lucca, Monza, Oristano, Padova, Parma, Piacenza, Pistoia, Rieti, Taranto, Trapani e Verona.

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