L’allarme è stato lanciato da alcuni ricercatori dei Paesi Bassi, della Wageningen University, che hanno poi pubblicato lo studio sulla rivista PLOS Pathogens. La malattia delle banane è entrata, di diritto, anche al summit mondiale degli agricoltori ‘Agricoltura e cambiamento climatico’ organizzato a Parigi dall’Organizzazione mondiale degli agricoltori (OMA), dal Comitato delle Organizzazioni professionali agricole dell’Unione europea (Copa) e dal Consiglio dell’agricoltura francese nell’ambito del Vertice COP21 di Parigi. Nessun medicinale o agente chimico è oggi in grado di distruggere il fungo ‘assassino’, unico rimedio la distruzione di tutte le piante che presentano i sintomi conclamati della malattia. Una tale soluzione, così come la scomparsa totale del frutto, comporterebbe uno sconvolgimento planetario non solo economico – il fatturato è di ben 13 miliardi di dollari l’anno – ma anche dell’intero ecosistema. Basti pensare che le banane sono il frutto più coltivato e mangiato al mondo, alla base, quindi, dei regimi alimentari di molte popolazioni e specie animali. Al momento, in pericolo, è l’intera area del Sud America, la maggior produttrice di banane al mondo.