La Guardia di Finanza di Palermo ha arrestato un imprenditore 38enne con l’accusa di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale aggravata. L’ordinanza di custodia ai domiciliari è stata emessa dal gip Giovanni Francolini, su proposta del Dipartimento “Criminalità Economica” coordinato dal Procuratore aggiunto Salvatore De Luca, in relazione al fallimento di una società di scommesse fallita nel 2013. Secondo la ricostruzione delle Fiamme Gialle, tra il 2007 e il 2012, l’uomo si sarebbe indebitamente appropriato di quasi 15,7 milioni di euro, somma corrispondente al “monte scommesse” ippiche e sportive effettuate nei suoi centri, omettendo di versarli all’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato.
L’indagato, facendosi consegnare periodicamente dai propri collaboratori ingenti somme in contanti, raccolte dalle giocate dei clienti, avrebbe condotto la società all’insolvenza e quindi al fallimento, accumulando debiti di rilevantissima entità, anche nei confronti dell’Erario per contributi previdenziali e imposte non versate, e lasciando quindi insoluti debiti per oltre 37,4 milioni di euro. L’agenzia di scommesse era stata già stata, tra il 2011 e il 2012, al centro dell’attenzione investigativa del Nucleo di Polizia Tributaria, che la sottopose a verifica fiscale, e l’imprenditore cercò di sottrarsi ad ogni responsabilità, spogliandosi delle vesti di amministratore affidando la gestione ad un prestanome.