Banche venete verso la liquidazione, Bce ha detto sì. Cdm in azione

Lo stato di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca apre la strada a Intesa Sanpaolo

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Il governo interverrà nel fine settimana a sostegno di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. La Banca centrale europea ha stabilito che le due banche venete “stavano fallendo o erano vicine al fallimento, perché i due istituti più volte non hanno rispettato i requisiti di capitale richiesti”. La Bce, tra l’altro, aveva dato alle due banche il tempo per presentare dei piani di rafforzamento patrimoniale, “ma non sono state capaci di proporre soluzioni credibili per andare avanti”. Da qui la scesa in campo del governo Gentiloni al fine di assicurare la continua operatività e la tutela dei risparmiatori. Lo stesso ministero dell’Economia ha sottolineato che “l’autorità di vigilanza della Bce ha dichiarato che Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca sono in una condizione definita ‘failing or likely to fail'”. “L’autorità europea – ha aggiunge il Tesoro – responsabile delle decisioni di risoluzione bancaria (Srb) ha deliberato che non sussistono tutti i requisiti previsti per una risoluzione”. A questo punto si apre la strada all’intervento di Intesa Sanpaolo che acquisira’ le parti sane degli istituti mentre lo Stato si prendera’ la bad bank.[irp]

“Nonostante il tempo concesso dalla Bce per la presentazione dei piani patrimoniali, le due banche non sono state in grado di offrire soluzioni credibili per il futuro”, ha scritto l’Eurotower in un comunicato. Le banche saranno quindi liquidate in base alle procedure di insolvenza italiane. “Le regole sugli aiuti di Stato permettono la possibilita’ di concedere aiuti di Stato in questo tipo di situazioni”, ha sottolineato la Commissione europea che ha preso “nota delle decisioni della Banca centrale europea e del Consiglio unico di risoluzione su Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca”. “Come previsto dalle regole Ue, ora tocca alle autorita’ italiane determinare la via da seguire per le due banche in linea con la legge italiana sulle insolvenze”, ha precisato la Commissione. L’esecutivo comunitario ha riferito inoltre che sono in corso discussioni “costruttive con le autorita’ italiane su bozze di proposte” per un “sostegno pubblico” e che sono stati fatti progressi per trovare “una soluzione molto presto”. Secondo le norme sulla condivisione degli oneri (burden sharing), gli obbligazionisti senior e i depositi sono tutelati, ha spiegato la Commissione.[irp]