Politica

Premier Hasina verso netta vittoria. Elezioni macchiate dalla violenza, almeno 19 morti

La premier bengalese, Sheikh Hasina ha gia’ ottenuto un vantaggio di 19 seggi sull’opposizione aprendo la strada per una vittoria schiacciante alle elezioni che sono state macchiate dalle violenze. Negli scontri sono morte almeno 19 persone. Il partito della premier, la Lega popolare bengalese, ha accusato il principale partito di opposizione, il Partito nazionalista del Bangladesh (Bnp), di “creare caos in tutto il Paese in modo organizzato” e di attaccare i sostenitori e i leader della Lega popolare. “Dei 40 mila seggi elettorali, in 22 il voto e’ stato posticipato a causa di irregolarita’, e nel resto dei centri, la votazione si e’ svolta in modo pacifico e con una grande partecipazione degli elettori”, ha tuttavia spiegato il segretario della Commissione elettorale, Helal Uddin Ahmed.

E così chiusi i seggi in Bangladesh; e, dopo una campagna elettorale segnata dalle violenze e dalle accuse di repressione contro migliaia di attivisti dell’opposizione, anche la giornata di voto e’ stata insanguinata da scontri. Almeno 19 persone sono morte durante le operazioni di voto, nonostante l’imponete dispositivo di sicurezza messo in campo. Sul fronte politico, la premier, Hasina, come detto, punta a un quarto mandato (il terzo consecutivo). Al potere negli ultimi dieci anni, Hasina, 71 anni, e’ popolarissima tra alcune fasce della popolazione perche’ ha guidato il Paese in un periodo di grande crescita economica; si e’ anche guadagnata il plauso internazionale, ospitando centinaia di migliaia di rohingya, la minoranza etnica perseguitata e in fuga dalla Birmania. Ma i suoi detrattori la descrivono come una donna autocrate, che ha represso il dissenso con il pugno di ferro, ha messo il bavaglio alla stampa e che ha anche messo in carcere la sua rivale, Khaleda Zia (che sconta dietro le sbarre una condanna a 17 anni per corruzione).

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