Bankitalia: in forte aumento le aziende a rischio default
“Una parte potrebbe avere difficoltà a proseguire l’attività”
Aumentano in misura significativa le imprese con un rischio più elevato di default. Secondo il rapporto sulla stabilità finanziaria diffuso dalla Banca d’Italia, “il peggioramento delle condizioni economico-finanziarie indotto dalla pandemia si è riflesso in un significativo incremento della quota di imprese più rischiose (con probabilità di default superiore al 5%), passata dal 10% al 14%. Parte di queste aziende potrebbe avere difficoltà a proseguire l’attività nel corso dei prossimi anni”.
“L’aumento – spiega Via Nazionale – è particolarmente marcato nei due settori più colpiti, in cui la quota era relativamente elevata già prima della pandemia, oltre che nel comparto del noleggio, agenzie di viaggio e servizi alle imprese e in quello relativo alla fornitura di energia e gas”. L’impatto della recessione “ha aumentato la rischiosità delle aziende ancora attive alla fine del 2020”.
In base al modello per la valutazione del merito creditizio delle imprese non finanziarie della Banca d’Italia (In-house credit assessment system, Icas), “disponibile per un sottoinsieme di circa 240mila società, la probabilità media di insolvenza a un anno alla fine del 2020 è pari al 3,7%, in aumento di 0,7 punti percentuali rispetto a febbraio del 2020. La crescita è più pronunciata nel settore dell’alloggio e ristorazione e in quello dell’intrattenimento (1,9 e 1,4 punti percentuali, rispettivamente, al 5,5% e al 5,3%)”.