Non c’è al momento alcuna accelerazione sul nuovo governatore di Banca d’Italia. Tra Palazzo Chigi e il Quirinale proseguono intensi i contatti ma allo stato delle cose ancora non si conosce chi possa succedere a Ignazio Visco. Sempre ammesso che non sia l’attuale governatore a bissare il mandato. L’attuale vertice di Via Nazionale scade il prossimo 31 ottobre e ancora non ci sono notizie sulla convocazione della riunione del Consiglio dei ministri dalla quale dovrà emergere il nome del governatore. Nome che va sottoposto – prima di giungere al Quirinale per la nomina – alla deliberazione del Consiglio dei ministri e successivamente al parere del Consiglio superiore dell’istituto di via Nazionale. Si parla da giorni di un Consiglio dei ministri venerdì prossimo, 27 ottobre, ma l’indicazione (di stampa) nasce anche dal fatto che il venerdì è il giorno dedicato, come di consueto, alla riunione di governo. In ogni caso il Quirinale, come è suo costume ma a maggior ragione in casi istituzionalmente delicati come questo, attende le indicazioni del governo. Non c’è dubbio, in ogni caso, che l’obiettivo del Colle sia quello di assicurare la stabilità all’istituzione Bankitalia e al suo ruolo nella Bce e in Europa. Questo potrebbe far pensare, come scritto in questi giorni da alcuni, ad una conferma dell’attuale governatore Ignazio Visco o a soluzioni comunque interne all’istituto come il direttore generale Salvatore Rossi o il vicedirettore generale Fabio Panetta. La situazione rimane però fluida, soprattutto dopo la mozione presentata nei giorni scorsi dal Pd e approvata alla Camera. Un atto parlamentare che ovviamente non potrà non essere considerato dal Quirinale. Anche se la stabilità delle istituzioni e oggi in particolare dell’ex istituto di emissione dovrebbe andare oltre la dialettica parlamentare e gli scontri tra partiti.