Scienza e Tecnologia

Banzai sito italiano più visto, ma dominano Google e Facebook

E’ Banzai con 22,4 milioni di utenti unici registrati lo scorso agosto, di cui il 56% con accesso effettuato esclusivamente da smartphone o tablet, il principale gruppo web italiano per penetrazione su una popolazione digitale complessiva pari a 36,6 milioni di utenti. Ma a fare la parte del leone sono i siti legati a Google con 33,2 milioni di visitatori e Facebook (27,5 mln). A seguire il gruppo L’Espresso con 20 milioni di visitatori, ItaliaOnline (19,2 mln), Rcs (19,1 mln), Leonardo Adv (18,1 mln) e Mediaset (16,6 mln). E’ quanto emerge dai dati raccolti per il primo panel mobile realizzato su sistemi operativi Android e presentato da comScore, gruppo Usa leader nella misurazione dei trend di accesso e consumo del web, capace di intercettare globalmente 1,8 trilioni di interazioni digitali al mese e il 94% dei dispositivi, desktop e mobile, connessi a internet in Italia grazie a un data center da 38 petabyte ovvero 38 mila terabyte, capiente come quello del Cern di Ginevra. L’obiettivo del panel è quello di potenziare le misurazioni dell’attività degli utenti mobile in Italia, fornendo una reportistica articolata su metriche di visite e su dati demografici che comprendono nuove variabili quali l’area geografica di residenza, la presenza di bambini e la composizione del nucleo familiare. Dalla ricerca emerge che è proprio il traffico generato da mobile, che rappresenta il 64% del tempo complessivo speso online, il driver di crescita dei principali siti web italiani, in particolare per quanto riguarda i siti di news, dove l’utente mobile rappresenta più del 50% dei visitatori unici complessivi.

Discorso a parte meritano le app. Dal panel mobile, realizzato da comScore solo su smartphone con sistema operativo Android che rappresentano il 75% del mercato italiano, infatti emerge che circa il 90% del tempo speso su internet attraverso i device mobili viene trascorso sulle app. E ancora una volta a fare la parte del leone sono le app legate a Google e Facebook che occupano le prime 11 posizioni fra le top 15 App per penetrazione, con WhatsApp (93% dei 36,6 mln di utenti complessivi) e Google Play (93%), a guidare la classifica seguite da Google Search (78%) e Maps (64%), YouTube (70%), Messenger (62%), e a distanza da Amazon Mobile (23%, pari a circa 4,7 mln di utenti), My Vodafone Italia (17%) e ILMeteo Previsioni (17%). Ed è sempre l’app di Facebook con il 30% a guidare la classifica della percentuale di tempo speso sul totale del tempo passato sulle top 100 mobile app, seguita da WhatsApp (28%) e a distanza da YouTube (6%) e Google Search (4%), Instagram (2%) e Spotify (1%). Tradotto in numeri significa una media di circa 16 ore al mese, pari a 30/40 minuti al giorno, trascorse sull’app Facebook, 10 ore al mese su WhatsApp e circa 3,5 ore, sempre al mese, su YouTube. Tuttavia dall’analisi del traffico emerge che è ancora il mobile browsing (cioè la navigazione attraverso browser e non tramite app), su cui transita il doppio dell’audience media raggiunta dalle app, l’elemento chiave per aumentare la “reach” o penetrazione digitale. Anche se ad agosto il tempo speso sulle 100 applicazioni top è risultato 8 volte superiore a quello speso in mobile browsing, evidenziando che le app sono la modalità preferita dai visitatori più coinvolti e fedeli per interagire con contenuti e servizi.

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