Barcellona, abbattuto dalla polizia catalana Abuyaaqoub

21 agosto 2017

Finisce la latitanza di Younes Abuyaakoub, responsabile delle stragi della Rambla a Barcellona. Il 22enne marocchino è stato abbattuto dalla polizia catalana a Subirats. La conferma ufficiale è arrivata in un tweet dei Mossos d’Escuadra, che non hanno diffuso ulteriori dettagli. Secondo fonti di stampa la cintura esplosiva indossata dall’uomo sarebbe falsa, come quelle dei membri del commando jihadista uccisi dalla polizia a Cambrils; solo dopo che il robot degli artificieri ha rimosso la cintura dal corpo è stato possibile iniziare le operazioni di identificazione dell’uomo, che giaceva faccia a terra. La conferma è arrivata dopo l’esame delle impronte digitali, dopo che stando a fonti di polizia riportate dal El Pais il riconoscimento facciale aveva indicato trattarsi del jihadista in fuga. L’operazione di polizia a Subirats tuttavia è ancora in corso, alla ricerca di eventuali complici di Abouyaaqoub: secondo la polizia infatti l’uomo si trovava nella zona per chiedere l’aiuto di un conoscente, ma non è chiaro se lo avesse già incontrato. Secondo quanto afferma la rete televisiva catalana Tv3 una donna avrebbe avvertito la polizia della presenza di un sospetto in un benzinaio di Subirats; all’arrivo degli agenti avrebbe urlato “Allah Akhbar” prima di essere colpito mentre un testimone intervistato da Tv3 ha affermato di aver sentito “una cinquantina di colpi”.

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Termina così la rocambolesca fuga di Abouyaaqoub, che si era allontanato a piedi dal luogo della strage – come testimoniano le immagini delle telecamere di sicurezza – attraversando un affollato mercato per raggiungere infine la zona univesritaria, dove ha aggredito e accoltellato a morte Pau Perez, l’uomo ritrovato all’interno del veicolo utilizzato dal jihadista per forzare un posto di blocco sulla Diagonal. La macchina era stata trovata parcheggiata vicino a un supermercato di sant Just Desvern, all’uscita di Barcellona, dove la polizia aveva perso le tracce di Abouyaaqoub. Sembrerebbe quindi smantellata la cellula jihadista responsabile degli attentati, costati la vita ad almeno 15 persone: oltre a Abouyaaqoub, al volante del furgone che ha investito la folla della Rambla, la polizia ha abbattuto anche altri cinque jihadisti a Cambrils: i fratelli Mohammed e Omar Hyshami, Said Aallaa, Mussa Oukabir e il fratello di Abouyaaqoub, Hussain. Altre quattro persone sono in arresto: Mohammed Aallaa (fratello di Said), Sahal el Karib e Driss Oukabir, che aveva denunciato il furto dei documenti usati per il noleggio dei furgoni; e infine Mohammed Houli Chemial, unico sopravvissuto dell’esplosione di Alcanar e che sarebbe collaborando con gli inquirenti. Sotto le macerie sarebbero rimaste tre persone, fra cui Youssef Aallaa e il presunto ideologo della cellula, l’imam Abdelbaki es Satty.

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In mattinata, il responsabile agli Interni della Catalogna Joaquim Forn ha dato la conferma che Younes Abouyaaqoub era al volante del furgone bianco che giovedì ha falciato turisti e passanti sulla Rambla uccidendo 13 persone. Forn ha spiegato a Radio Catalogna che l’ipotesi si è ormai consolidata e che si pensa che Abouyaaqoub fosse solo alla guida della vettura. D’altronde, a ulteriore conferma, oggi sono state pubblicate su El Pais le foto prese da telecamere di sorveglianza che mostrano il giovane presunto terrorista andare via a piedi dalle Ramblas, dopo aver lasciato la macchina. Le immagini pubblicate dal quotidiano di Madrid mostrano il giovane con occhiali da sole e una polo entrare nel Mercato della Boqueria. Da lì il sospettato si sarebbe incamminato, secondo la polizia, verso la zona universitaria. Il quotidiano catalano La Vanguardia ha ricostruito i passi del presunto terrorista. Dopo aver percorso a velocità folle 600 metri sulla macchina, l’abbandona entrando nel mercato e mescolandosi alla folla spaventata. Senza correre, per non attirare l’attenzione, s’incammina lungo una serie di strade fino ad arrivare alla zona universitaria. Lì la sua strada – secondo il giornale – s’incrocia con quella di Pau Perez, l’uomo trovato ucciso accoltellato in una Ford Focus bianca che ha forzato un posto di blocco sulla Diagonal, uno dei principali assi viari di Barcellona. La polizia catalana non ha ancora verificato se, come suggerisce la ricostruzione fatta dalla Vanguardia, vi sia un legame tra la morte di Perez e i fatti della Rambla avvenuti tre ore prima del ritrovamento del suo cadavere. Se questo nesso venisse accertato, Perez diventerebbe la 15ma vittima della strage.

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