Cronaca

Barcone con 500 migranti si ribalta: salgono a 34 le vittime, “diversi bambini”

Salgono a 34 le vittime al momento accertate del tragico naufragio nel Mediterraneo centrale. A renderlo noto la Guardia costiera impegnata a coordinare oggi molte operazioni di salvataggio. Sono circa 1800, invece, i migranti tratti in salvo in dieci distinte operazioni coordinate dalla Centrale operativa di Roma. Tra le unita’ soccorse quella naufragata, a causa di uno sbandamento verosimilmente causato dalle condizioni meteomarine e dallo spostamento repentino dei migranti su un fianco dell’imbarcazione: circa 200 migranti sono caduti in mare da un barcone con circa 500 migranti a bordo. L’immediato intervento delle navi Fiorillo della Guardia Costiera e Phoenix del Moas ha consentito di trarre in salvo la maggior parte dei migranti caduti in acqua; 34, invece, come detto, i corpi senza vita recuperati in mare dai soccorritori. I migranti soccorsi si trovavano a bordo di 4 gommoni e 6 unita’ in legno. Alle operazioni hanno preso parte nave Fiorillo della Guardia Costiera, nonche’ le motovedette CP 288, 303 309 della Guardia Costiera, nave Libra della Marina Militare italiana, le navi Echo (Gran Bretagna), Protector (Gran Bretagna) e Canarias (Spagna) inserite nel dispositivo Eunavfor Mer e le navi, appartenenti alle Ong, Phoenix (Moas) e Vos Prudence (Medici senza Frontiere), nonche’ un rimorchiatore e tre mercantili.

Su Twitter Chris Catrambone, fondatore dell’ong maltese Moas, in merito alle vittime, ha aggiunto che “la gran parte sono bambini”. Dal canto suo Moas, sul proprio profilo, e’ impegnata a rispondere a diverse critiche, tra cui quelle dell’account che risponde al nome del senatore Lucio Malan, di Forza Italia, secondo cui “anche la Guardia Costiera collabora all’invasione”. Dal primo gennaio al 26 aprile 2017 sono giunti in Italia piu’ di 5.500 minori non accompagnati. Il dato al 22 marzo era di 2.290 minori non accompagnati. Nel solo mese di aprile 2017 sono giunti complessivamente in Italia 12.160 migranti. Nel primo trimestre 2017 gli arrivi furono 24.515. I dati sono dell’Agenzia Ue per i diritti fondamentali, che ha sede a Vienna. Nel mese di aprile 2017 sono giunte 1.160 persone in Grecia, 150 in Ungheria, 210 in Bulgaria, 390 in Spagna, 1.580 in Svezia, 200 in Danimarca, 170 in Slovacchia, 2.000 in Austria. A Calais ci sono ora 500-600 migranti. Secondo Eurostat nel 2016 gli Stati membri della Ue hanno dato complessivamente protezione a piu’ di 700mila richiedenti asilo, per lo piu’ siriani, iracheni e afghani. La Germania da sola ha dato il 60% delle risposte positive alle richieste totali. Il 41% delle richieste di asilo in Germania e’ stato presentato da minori. I minori non accompagnati sono circa 2mila in Grecia e 540 a Melilla. Critiche – sottolinea l’Agenzia Ue per i diritti fondamentali – sono state rivolte all’Italia per le domande eccessivamente invadenti ai richiedenti asilo sulle loro esperienze traumatiche e di violenza.

In netto aumento le richieste di asilo in Spagna da parte di venezuelani: nel 2016 le richieste sono state 4.430, sette volte di piu’ rispetto all’anno precedente. Nell’aprile 2017 l’Italia ha rimpatriato 40 nigeriani. L’Agenzia Ue per i diritti fondamentali avanza critiche al nostro Paese per avere detenuto nel Cie di Caltanissetta e poi rimpatriato un marocchino con difficolta’ cognitive. Dal primo gennaio al 20 aprile 2017 la Grecia ha rimandato in Turchia circa 1.200 persone, in base al protocollo tra Ue e Ankara. Dodici richiedenti asilo siriani hanno effettuato uno sciopero della fame nel Centro di Lesvos. L’Ungheria ha rimandato 40 persone in Serbia. Un migrante ha tentato il suicidio nel Centro di Aluche in Spagna. Un pachistano si e’ suicidato in Germania, lanciandosi nel vuoto. I tentativi di suicidio in Baviera, soprattutto da parte degli afghani, si sono triplicati. L’Agenzie Ue per i diritti fondamentali ritiene che in Italia i Centri Sprar siano meglio attrezzati degli altri. Ma nei Centri Sprar alla fine del 2016 vivevano solo 24mila migranti rispetto ad un totale di 176.560 richiedenti asilo (fonte Centro Astalli). L’Agenzia Ue rimarca positivamente che l’Italia abbia stanziato 4,3 milioni di euro nel 2017 per migranti e richiedenti asilo, di cui il 70% sara’ speso per l’accoglienza. Negativo, invece, il giudizio sul vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, che posto’ su Facebook l’affermazione secondo la quale la Romania esporterebbe in Italia il 40% dei suoi criminali. La Germania ha registrato nel 2017 47 attacchi contro richiedenti asilo, di cui 19 violenti e 11 incendiari. Un soldato tedesco e’ stato arrestato per avere preparato un attacco, fingendo di essere un siriano, con l’obiettivo di screditare i richiedenti asilo. In Grecia due presunti militanti di Alba Dorata hanno attaccato un Centro per i rifugiati a Chios. Uno di loro e’ stato condannato. (foto profilo twitter Moas)

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redazione