La Tianmen Mountain Road in Cina è la strada più pericolosa del mondo e il 21 settembre Fabio Barone, presidente del club Ferrari Passione Rossa, tenterà di stabilire il record del mondo con la sua Ferrari 458 Italia. Un record di velocità mai tentato prima nei 99 tornanti di Zhangjiajie che conducono alla Porta del Paradiso a 1.800 metri di altezza.”La preparazione per un’impresa di questo tipo dura un anno mediamente, è psicofisica soprattutto in virtù del fatto che sarò da solo e senza navigatore – ha spiegato Barone in un’intervista ad Askanews prima della partenza – Prove così si tentato perché gli uomini sono fatti di passioni e per chi è come me l’ideale è passare quel limite che ci spinge ad arrivare fino a lì”. Il tempo da battere è di circa 15 minuti e Barone cercherà di scendere sotto questo “timer di riferimento fatto da un pilota professionista con una vettura particolare”. Ma la sfida racchiude in sè anche tante altre note, che vanno al di là della passione per la velocità e l’estremo. In Cina, infatti, il pilota Barone porterà una Ferrari, simbolo dell’eccellenza italiana alla conquista del Dragone. E inoltre l’iniziativa ha ricevuto il patrocinio del Consolato generale d’Italia a Canton. “Logisticamente non pensavamo fosse così difficile portare una Ferrari in questo Paese che è così affascinante ma così culturalmente distante dal nostro. Per questo bisogna ringraziare le autorità italiane che hanno fatto un lavoro incredibile. Al progetto hanno partecipato oltre 70 persone. Portare la Ferrari sulla strada più pericolosa del mondo è un orgoglio, un orgoglio italiano, un pilota italiano, speriamo di rappresentarlo nel migliore dei modi”.
Un’impresa che il presidente del club Ferrari Passione Rossa affronterà da solo senza al suo fianco il navigatore. “Mancheranno gli occhi del navigatore che è fondamentale, ma in uno sport così estremo abbiamo reputato che sia meglio correre da solo senza mettere a repentaglio la vita di un’altra persona”. Oltre alla difficoltà insita in una strada di montagna la Tianmen Mountain Road nasconde delle insidie da affrontare una dopo l’altra: “Sono 99 curve in successione, senza mai smettere, ci sono due tunnel lunghissimi con grosse infiltrazioni d’acqua, senza illuminazione, lì ci sarà una grossa differenza di temperature delle gomme – ha spiegato Barone parlando delle parti più complicate del percorso – l’altra particolarità è psicologica, su ogni staccata e ogni curva si sa che non c’è nessuna protezione, si passa dalla strada al vuoto e questa è una cosa che si affronta con il mental coach”. Già lo scorso anno Barone, che da quando era piccolo frequenta il mondo delle corse, ha scritto il suo nome nel Guinness dei primati, nella strada più bella del mondo in Transilvania. Un record che è stato raccontato anche da Sante Paolacci nel corto “L’Ultima sfida” che è stato proiettato anche al Romania Film Festival. “Lo scorso anno il 3 agosto siamo entrati nel Guinness World record per aver percorso in 9 minuti e 13 secondi gli oltre 11 chilometri della Transfagarasan. Ultimamente in 42 hanno provato a abbassare il tempo senza riuscirci. Anche questo è un orgoglio italiano, abbiamo corso con la stessa Ferrari che portiamo in Cina e con un team italiano. Ho sempre detto che correre lì è come correre nell’autodromo di Dio perché si corre in mezzo alle nuvole”.