Missione compiuta: l’ultimo gruppo di satelliti Iridium NEXT, costruiti da Thales Alenia Space, joint venture tra Thales e Leonardo, è stato lanciato con successo dalla base militare statunitense di Vandenberg, in California. Ora la flotta Iridium NEXT è completa e operativa al 100%. La costellazione comprende 66 satelliti posizionati a un altitudine di 780 chilometri ed è organizzata in sei piani orbitali con 11 satelliti per ogni piano. Comprende, inoltre, 9 satelliti di riserva in un orbita di parcheggio e altri 6 di riserva a terra pronti al lancio.
Un successo anche per l’azienda privata SpaceX che è riuscita di nuovo a recuperare il primo stadio del razzo Falcon 9, rientrato sulla piattaforma galleggiante dopo il rilascio del secondo stadio. La sfida principale per Thales Alenia Space, in qualità di prime contractor per il programma Iridium NEXT, è stata mettere in orbita un sistema satellitare complesso, pronto all’uso, assicurando al contempo compatibilità tra le generazioni precedenti e quelle attuali dei satelliti. È la prima volta che un operatore e una azienda che realizza satelliti hanno lavorato fianco a fianco per sostituire una costellazione completa di 66 satelliti, uno per uno, senza alcuna interruzione di servizio per gli utenti.
Ogni satellite è collegato ai quattro satelliti più vicini. Indipendentemente da dove gli utenti si trovino sulla Terra, si troveranno sempre nel campo visivo di almeno un satellite, il che significa che potranno sempre stabilire una connessione. Questo genere di accesso diretto al satellite, in trasmissione e ricezione, garantisce capacità di comunicazione in qualsiasi momento, anche in occasione di disastri naturali, conflitti, o in ambienti isolati. Assicura inoltre comunicazioni sicure, protette da intrusioni e pirateria.