Politica

Basilicata, Carmen Lasorella rinuncia alla candidatura. Centrosinistra in tilt

Si riaprono i giochi nel centrosinistra per le regionali in Basilicata. Lavori in corso per riuscire a trovare in extremis una candidatura unitaria. Ieri sera il ritiro di Carmen Lasorella, candidata civica sostenuta da Mdp, ha aperto la strada a un ultimo tentativo di scongiurare la frattura nel centrosinistra. “Stiamo lavorando a un nome condiviso per unire tutte le forze e provare a vincere, all’ultima curva…”, si riferisce dalle parti di Mdp. Il tentativo passa innanzitutto per Marcello Pittella. Il passo indietro del governatore uscente, determinato sin qui a ricandidarsi, potrebbe riaprire la partita e favore di un candidato che possa ricomporre la coalizione.

Dunque, sono ore decisive, nel centrosinistra dove sono in atto febbrili consultazioni per un tentativo di ricomposizione del perimetro dell’alleanza. Non unisce la candidature dell’ex governatore Marcello Pittella, richiesta da Pd, Psi, Realtà Italia e Verdi. Pittella non si è ancora espresso su questa volontà del suo partito e di alcuni alleati ma potrebbe rinunciare. La prospettiva, in caso di accettazione, è doversi confrontare anche con altre figure della coalizione tra cui Piero Lacorazza, che finora ha scelto la via autonoma con il programma ”Basilicataprima”, oppure Roberto Speranza, Art.1 – MdP. Anche nel caso di Lacorazza, la candidatura dipende dagli scenari in evoluzione. Nel centrosinistra si ipotizzano due nomi per trovare l’unità, l’ex assessore regionale alla sanità Rocco Colangelo e l’assessore uscente Roberto Cifarelli.

In merito alla rinuncia a correre per la presidenza della Regione Basilicata di Carmen Lasorella con il movimento ”LucI” (Lucani Insieme), la stessa giornalista comunica che comunque il movimento rimarrà attivo. ”Fino all’ultimo momento ci abbiamo provato, proprio fino all’ultimo, con caparbietà e determinazione – ha detto la giornalista- ma in questo contesto sembra che non ci sia niente di più nuovo del vecchio. Ci siamo anche assunti il rischio dell’incomprensione da parte di quell’opinione pubblica, la più attenta, proprio per il senso di responsabilità di offrire un’alternativa di fronte alle frantumazioni e alle proposte oscure”. Le motivazioni sono politiche.

Con me persone splendide che hanno condiviso un ragionamento sulla base di dati oggettivi, ovvero facce nuove, storie forti, un modello civico sul genere dell’Abruzzo – ha spiegato -. Questa la proposta del rinnovamento completo ma ha prevalso l’inciucio. Noi ci fermiamo qui per manifesta inagibilità del percorso. Ci sono codici che non possiamo violare, principi che appartengono alla nostra vita, che sono la nostra storia. Il cambiamento non basta evocarlo, bisogna condividerlo, sostenerlo, portarlo avanti insieme”. Lasorella ha quindi ringraziato ”i tanti compagni di viaggio, le belle persone che ho incontrato, gli amici di una vita che mi hanno sostenuto da lontano”. ”Luci resta, resta qui il mio impegno – conclude Lasorella – sono sempre più convinta che servano luci, che bisogna accenderle contro il buio”. Infine in anticipo fatto sapere che il prossimo mese avrà ”un appuntamento importante”, i cento anni di sua madre.

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