Pasta e pizza anche in vacanza, magari anche all’estero? Forse un tempo era così, ma ora gli italiani sembrano aver cambiato le loro abitudini alimentari quando sono in villeggiatura, ed essere meno legati alla tradizione di casa. Secondo un’indagine di Fipe, Federazione italiana pubblici esercizi, ci sono quattro diverse tipologie alimentari dell’italiano in vacanza.La più numerosa è quella dei “cosmopolitan”, quelli che vanno contro ogni stereotipo e vogliono rinunciare alla solita cucina perché aperti alle sperimentazioni. Il 38% degli intervistati si è detto curioso e senza frontiere.
Sono coloro che amano assaggiare il cibo tipico dei posti che visitano per assaporare fino in fondo la cultura locale. La seconda tipologia è quella dei “party lover”, in maggioranza giovani che amano divertirsi e risparmiano sul cibo, per destinare le proprie risorse all’intrattenimento. Poco interessati a cosa mangiano, quindi, a differenza degli italiani “gourmet”, il terzo profilo, adulti con un buon potere d’acquisto, che si concedono pranzi e cene al ristorante e amano farsi coccolare dal buon cibo. L’ultimo gruppo è rappresentato dagli sregolati, i “no rules”, che quando sono in ferie decidono di non seguire regole e orari; mangiano quando hanno fame e solo ciò che desiderano. Si tratta per lo più di giovani, ma anche di donne che si rilassano e rompono gli schemi e le abitudini alimentari casalinghe, per sottrarsi all’impegno quotidiano della cucina domestica.