“Bastardi di Pizzofalcone”, Gassman ispettore nell’altra Napoli

“Bastardi di Pizzofalcone”, Gassman ispettore nell’altra Napoli
20 dicembre 2016

Non è la Napoli solo della camorra, ma una Napoli piena di sfaccettature, quella in cui si muovono i poliziotti della serie tv “I bastardi di Pizzofalcone”, tratta dai romanzi di Maurizio de Giovanni, in onda dal 9 gennaio su Rai1. Nella fiction diretta da Carlo Carlei i protagonisti sono dei poliziotti scomodi, che lavorano in un commissariato che sta per essere chiuso. Tutto cambia quando arriva l’ispettore Lojacono, interpretato da Alessandro Gassman, che grazie al supporto del pubblico ministero Carolina Crescentini riesce a ricreare una squadra unita e con grandi capacità investigative.

“È tutta gente che ha sbagliato, che viene messa per punizione in un luogo, per espiare le proprie colpe, e questa umiliazione che gli viene riservata gli darà la forza per dare un colpo di reni, di reagire, di rimettere in piedi questo commissariato e di dimostrare al mondo che in realtà si erano sbagliati sul loro conto”. La città di Napoli è una dei protagonisti della serie, molto diversa da quella cupa di fiction come “Gomorra”, ma piena di sfumature, di luoghi, di personaggi. “In realtà raccontiamo una Napoli completamente diversa, nel senso che è una Napoli secondo me più equilibrata: vediamo di Napoli sia la parte terrificante, violenta, cruda, che ha a che fare con le periferie di quella città, che ha problemi, lo sappiamo, ma ne vediamo anche la parte meravigliosamente bella, case aristocratiche, media borghesia, alta borghesia”.

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Il regista Carlei ha spiegato: “E’ una Napoli assolutamente inedita, da un punto di vista televisivo, perché ho cercato proprio di farmi guidare dalla bellezza, dai colori, dai profumi, dai sapori, dalla generosità delle persone. Napoli non è stata usata in questa serie come la città della camorra ma come una grande metropoli, straordinariamente bella, in cui succedono dei fatti criminali e in cui ci sono delle persone che con i loro problemi, di relazioni umane, con il loro background, magari anche con qualche vizio di forma, devono risolvere questi casi e devono ovviamente risolvere dei casi e devono portare giustizia dove giustizia deve essere fatta”.

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