La batteria regola il funzionamento non solo del sistema di accensione, ma anche di tutti quanti i dispositivi elettrici presenti in auto. Data la sua importanza, non sarà inutile in questo contesto fornire alcune informazioni utili su questo componente e sulla sua manutenzione ordinaria.
Monitoraggio e durata di una batteria auto
Il monitoraggio della batteria non è un’operazione particolarmente complicata e può veramente essere effettuato da chiunque. Dopo aver individuato la posizione della batteria – le informazioni necessarie sono contenute nel libretto dell’auto – occorrerà rimuoverne il tappo per procedere al controllo del livello dell’acido ivi contenuto, comunemente chiamato elettrolito, che consiste in una miscela liquida di acido solforico e acqua distillata. Un colore trasparente è indice che la batteria è in buona saluta, un colore di una tonalità sul rosso scuro è indizio di un problema alle piastre, per cui il componente dovrebbe essere sostituito. Questo controllo visivo può essere effettuato anche con l’ausilio di un apposito strumento a forma di siringa, chiamato densimetro, che permette il prelievo di una piccolo quantità di elettrolito dalla batteria, ai fini di verificarne la purezza. Il voltmetro è un altro strumento apposito che può essere utilizzato in questo caso: esso rende possibile il controllo del livello di carica della batteria, i cui valori nominali sono fissati tra 12,5 e 13 V.
La durata di servizio di una batteria dipende dal modello, dal tipo di auto e, chiaramente, anche dalle condizioni di guida e dalla qualità delle strade percorse giornalmente. Di solito una batteria di media qualità in piombo ha una durata di circa 3-4 anni. Dopo questo lasso di tempo la batteria inizierà probabilmente a dare i primi segni di malfunzionamento e dovrà essere sostituita. Diverso è il caso dei modelli a gel, la cui durata può raggiungere i 7 anni.
Cause di malfunzionamento
Il prolungato stato di fermo della vettura potrebbe causare una solfatazione delle piastre, con la formazione di cristalli non più eliminabili dall’azione degli elettroliti. La solfatazione della batteria può essere evitata caricando il dispositivo in maniera ottimale prima del suo inutilizzo. Se trascorsi due mesi, l’auto non viene ancora utilizzata, in questo caso sarà opportuno ricaricare la batteria, in modo da prevenire il pericolo di una solfatazione.
Una lunga esposizione del veicolo a temperature eccessivamente rigide può ugualmente causare dei problemi. Un lungo fermo dell’auto all’aperto a temperature al di sotto dello zero va pertanto assolutamente evitato. Un difetto all’alternatore ed alla sua cinghia così come l’istallazione errata di apparecchiature elettriche possono ugualmente causare dei danni alla batteria, causando ad esempio la fuoriuscita di elettroliti, che in virtù della loro composizione chimica potrebbero a loro volta danneggiare altre parti del motore.
Tra i segnali più importanti indicanti un problema alla batteria vanno menzionati i seguenti: problemi di avviamento, malfunzionamento dei dispositivi elettrici, alta temperatura nei terminali ecc. L’accensione dell’apposita spia sul cruscotto rappresenta certamente il segnale più evidente di un malfunzionamento di questo componente.
Riparazione e sostituzione di una batteria
La riparazione della batteria è un’operazione, che seppur non tra le più semplici, è possibile effettuare anche in modo autonomo. Per il cambio si possono seguire i passi seguenti.
Quando di effettua quest’operazione si dovrebbero sempre indossare dei guanti di protezione, per evitare che sostanze chimiche irritanti possano entrare in contatto con la pelle delle mani. Infine, quando si acquista una batteria nuova, è raccomandabile optare per il modello raccomandato dal produttore.
Fonti di informazione:
https://www.pezzidiricambio24.it/ricambios/batterie
https://motori.virgilio.it/info-utili/ogni-quanto-si-sostituisce-una-batteria-della-macchina/84357/