Battisti ha ammesso al pm i 4 omicidi: “Ho fatto del male, chiedo scusa”. Greco: “Fa giustizia di tante polemiche”

25 marzo 2019

Cesare Battisti ha ammesso di avere commesso i 4 omicidi che gli sono stati imputati. E’ avvenuto sabato, quando e’ stato interrogato in carcere dal pm Alberto Nobili.  Battisti, allo stesso pm, ha dichiarato: “Mi rendo conto del male che ho fatto e chiedo scusa ai familiari” delle vittime. “Non ho avuto alcuna copertura occulta” durante la latitanza, ha aggiunto l’ex terrorista dei Pac arrestato in Bolivia e in carcere in Italia da gennaio, riferendosi ai molti anni di latitanza nella quale, ha spiegato lo stesso pm, “si e’ avvalso della sue dichiarazioni di innocenza per ottenere appoggi dell’estrema sinistra in Francia, Messico e Brasile, e dello stesso Lula”. “E’ un riconoscimento importantissimo al lavoro dei magistrati, una sorta di ‘onore delle armi’ per chi lo ha inquisito”, ha detto Nobili, capo del pool anti terrorismo milanese.

“La lotta armata ha impedito lo sviluppo di una rivoluzione culturale sociale politica che – ha aggiunto il pm Nobili – nata dal movimento del ’68, sarebbe stata assolutamente positiva e avrebbe portato il paese a un progresso culturale sociale e politico, impedito dal passaggio alla lotta armata”. L’ammissione di Cesare Battisti che per la prima volta ha detto di essere responsabile dei 4 omicidi per i quali e’ stato condannato, “fa giustizia di tante polemiche che ci sono state in questi anni, rende onore alle forze dell’ordine e alla magistratura di Milano e fa chiarezza su un gruppo, i Pac, che ha agito dalla fine degli anni ’70 in modo efferato”, ha detto il procuratore di Milano, Francesco Greco.

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L’ex terrorista dei Pac, i Proletari armati per il comunismo, Battisti, e’ stato condannato in via definitiva per quattro omicidi, due commessi materialmente, due in concorso: quello del maresciallo degli agenti di custodia Antonio Santoro, ucciso a Udine il 6 giugno 1978, quello del gioielliere Pierluigi Torregiani e del commerciante Lino Sabbadin, che militava nel Msi, uccisi entrambi da gruppi dei Pac il 16 febbraio 1979, il primo a Milano e il secondo a Mestre; e quello dell’agente della Digos Andrea Campagna, assassinato a Milano il 19 aprile 1978. Battisti si era finora sempre dichiarato innocente. Oggi ha ammesso per la prima volta le proprie responsabilita’ di fronte ai pm.

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