Beni confiscati, Saguto verrà difesa dalla Bongiorno. Orlando chiede la sospensione del magistrato
MAFIA L’udienza disciplinare è fissata per il 30 ottobre a Palazzo dei Marescialli. Al vaglio del Csm anche il trasferimento per incompatibilità ambientale nei confronti degli altri indagati di Giuseppe Novelli
di Giuseppe Novelli
Sospensione dalle funzioni e dallo stipendio nei confronti di Silvana Saguto, l’ex presidente delle Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo, indagata a Caltanisetta con l’accusa di corruzione per induzione e abuso d’ufficio e al centro di una bufera giudiziaria scoppiata sulla gestione dei beni confiscati alla mafia. E’ la richiesta del ministro della Giustizia, Andrea Orlando e del pg della Cassazione, Pasquale Ciccolo, alla Sezione disciplinare del Consiglio Superiore della Magistratura, secondo quanto si apprende da Palazzo dei Marescialli. Per venerdì è stata convocata al Csm la stessa Saguto. Gli atti sull’azione disciplinare a carico della Saguto, trasmessi da via Arenula e dal pg della Cassazione sono arrivati ieri al Csm e il vicepresidente, Giovanni Legnini, ha subito fissato l’udienza disciplinare per il 30 ottobre per l’istanza cautelare di sospensione dalle funzioni e dallo stipendio.
All’udienza a porte chiuse, presieduta dallo stesso Legnini, Saguto si presenterà con il suo difensore, l’avvocato ed ex parlamentare Giulia Bongiorno. L’audizione del magistrato palermitano sarà volta a decidere se accogliere o meno l’istanza di sospensione dalle funzioni e dallo stipendio, avanzata nei suoi confronti da Orlando e Ciccolo. Intanto, a Palazzo dei Marescialli è in agenda anche una seduta della Prima Commissione, al cui vaglio c’è la procedura, ex articolo 2, di trasferimento per incompatibilità ambientale nei confronti dei cinque indagati: Silvana Saguto, il giudice Tommaso Virga, il pm Dario Scaletta, i giudici Lorenzo Chiaramonte e Fabio Licata. Ma, nei confronti dell’ex presidente delle Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo, ci dovrebbe essere la sospensione della procedura ex art. 2 dal momento che prevale la procedura disciplinare.