Beni culturali, il più grande recupero della storia

Beni culturali, il più grande recupero della storia
21 gennaio 2015

Oltre 5.300 reperti archeologici, moltissimi di “assoluta rarita’”, per un valore complessivo di 50 milioni di euro. E’ “il piu’ grande recupero della storia” di beni d’arte, sia per qualita’ che per quantita’, portato a termine dal Comando Carabinieri tutela patrimonio culturale. Anfore, vasi, corazze in bronzo, affreschi e statue votive (in tutto 5.361) di epoca compresa tra l’VIII secolo avanti Cristo e il III dopo Cristo, tutti trafugati negli ultimi dieci anni durante scavi clandestini nel Lazio, in Puglia, in Sicilia, in Sardegna e in Calabria e rimpatriati da Basilea, in Svizzera. I risultati e i dettagli dell’operazione ‘Teseo’ sono stati presentati, tra gli altri, dal ministro dei Beni e delle Attivita’ culturali e del Turismo, Dario Franceschini, nella sede del Museo nazionale romano alle Terme di Diocleziano, a Roma, dove al momento sono conservati i reperti.

“E’ il piu’ grande ritrovamento di sempre- ha detto Franceschini- frutto di un’operazione lunga e complicata che ha portato a un risultato straordinario”. Il ministro ha tenuto a dire che il Comando Carabinieri tutela patrimonio culturale, e’ “un’eccellenza che il mondo segue e che e’ in grado di mettere in campo attivita’ investigative formidabili. Credo che questo tipo di ritrovamento sia molto utile anche per far capire che questi reati sono odiosi per il patrimonio, per la collettivita’ e per l’umanita’.

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Ma e’ anche una grande opportunita’ per far capire che se riusciamo a valorizzare il patrimonio, specialmente quello archeologico, di tutto il Paese, non puntando soltanto sui grandi siti che hanno gia’ grandi numeri, ma sulla forza straordinaria di un’Italia che ha la bellezza dappertutto, possiamo fare un investimento che servira’ per tutto il Paese”. Per questo, il ministro ha annunciato che il destino dei reperti recuperati “sara’, come e’ giusto, tornare nei luoghi e nelle regioni di provenienza”.

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