Cultura e Spettacolo

Bentivoglio è Monterossi, milanese malinconico detective per caso

E’ un personaggio indolente, malinconico, un “vincente involontario” Carlo Monterossi, nato dalla penna di Alessandro Robecchi, che arriva dal 17 gennaio su Prime Video interpretato da Fabrizio Bentivoglio. Roan Johnson ha diretto i sei episodi tratti dai primi due libri della serie dello scrittore milanese, “Questa non è una canzone d’amore” e “Di rabbia e di vento”. Monterossi guarda dal suo appartamento la nuova Milano, porta avanti malvolentieri il lavoro di autore di una trasmissione trash, e si trova quasi suo malgrado ad indagare su vari casi di omicidio. E’ un milanese nostalgico, che in quella metropoli non si trova più molto a proprio agio. Bentivoglio a questo proposito dice: “Non so se la confondo con la mia nostalgia, per una Milano che adesso non c’è più, che è quella degli anni Settanta, quella che ricordo io quando ero ancora in città, però, sicuramente, non so se si può chiamare nostalgia però sicuramente un’attenzione per una Milano più nascosta, meno appariscente”.

 

Robecchi a questo proposito sottolinea: “Una cosa a cui tengo molto che trovo sia venuta benissimo era la narrazione o contro-narrazione di Milano. Io da milanese sono stufo di quella Milano da bere, di quella narrazione lì, non ne posso più, bisogna ribellarsi a quella cosa lì. Ne aggiungo un’altra che è tutto quel senso di giustizia che permea le azioni, anche un po’ sconclusionate a volte, del Monterossi, che mi piacerebbe che fosse una molla per tutti anche nella vita, insomma”. Attorno al protagonista ruota un mondo fatto di mille personaggi: ci sono i poliziotti che indagano sugli omicidi, impersonati da Diego Ribon e Tommaso Ragno, c’è la sua ex, che lui rivede e rimpiange, la giovane autrice tv interpretata da Martina Sammarco che lo aiuta nelle sue ricerche da detective, e soprattutto la cinica conduttrice del programma per cui lavora, interpretata da una bravissima Carla Signoris.

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redazione