Con in tasca il nuovo best ranking (da lunedi’ sara’ numero 18 della classifica mondiale) Marco Cecchinato non e’ riuscito a raggiungere la sua terza finale nel circuito maggiore, la prima in carriera sul cemento. Nella semifinale del “Qatar ExxonMobil Open” sul cemento del Khalifa International Tennis & Squash Complex di Doha, uno dei tre eventi che inaugurano la stagione del circuito maschile (gli altri due sono Brisbane e Pune), il 26enne palermitano, numero 20 Atp e quarto favorito del seeding, per la quinta volta al penultimo atto di un torneo ATP, ha ceduto di fronte al ceco Tomas Berdych, attualmente numero 71 della classifica mondiale dopo un 2018 segnato da problemi fisici e chiuso praticamente a meta’ stagione, in gara grazie ad una wild card: 7-6(6) 6-3 il punteggio, in un’ora e mezzo di gioco, in favore dell’ex numero 4 del mondo, gia’ finalista qui nel 2015 fermato da David Ferrer.
Cecchinato e’ stato il terzo azzurro a giocare una semifinale a Doha dopo Filippo Volandri nel 2006 ed Andreas Seppi nel 2015 (stoppato proprio da Berdych). Sara’ la 32esima finale in carriera – l’ultima risaliva a Lione 2017 – per il ceco che insegue il titolo numero 14 (a Shenzhen 2016 l’ultimo trofeo conquistato da Berdych) affrontando sabato Roberto Bautista Agut. Nella parte alta del tabellone, infatti, e’ maturata una grossa sorpresa con l’uscita di scena del serbo Novak Djokovic, numero uno del mondo e vincitore a Doha nel 2016 e 2017, sconfitto per 3-6 7-6(6) 6-4, in due ore e 35 minuti di gioco, dallo spagnolo, numero 24 Atp e settima testa di serie. E’ stato soltanto il secondo successo per il 30enne di Castellon de la Plana, che in precedenza si era imposto nelle semifinali del Masters 1000 di Shanghai nel 2016, a fronte di otto affermazioni del 31enne di Belgrado.[irp]
Per Bautista Agut si tratta della 16esima finale in carriera: 8 i trofei gia’ messi in bacheca, l’ultimo a febbraio 2018 in quel di Dubai. Il bilancio dei precedenti vede in vantaggio per 4 a 2 Berdych, che si e’ aggiudicato le ultime tre sfide, la piu’ recente in ordine di tempo nel 2016, negli ottavi degli Australian Open. In campo femminile e’ allarme in chiave Open d’Australia per la russa Maria Sharapova infortunatasi nei quarti di finale del torneo di Shenzen in Cina: nel match piu’ atteso, quello tra la Sharapova, numero 29 Wta e quinta favorita del seeding (semifinalista dodici mesi fa), e la prima testa di serie del torneo, la bielorussa Aryna Sabalenka, numero 13 del ranking mondiale, la 31enne siberiana (si era imposta in due set lottati nella finale di Tianjin, poco meno di un anno e mezzo fa) ha alzato bandiera bianca per un problema alla coscia sinistra ritirandosi sul punteggio di 61 4-2 in favore della 20enne di Minsk, una delle rivelazioni della scorsa stagione.