Al via la 66esima edizione della Berlinale, mai come quest’anno blindata e tra ingenti misure di sicurezza. Tanti film, fino al 21 febbraio, nel più importante appuntamento del cinema europeo, vetrina sempre interessante e ricca di proposte autoriali e innovative. Una sola presenza italiana in concorso per l’Orso d’oro: Gianfranco Rosi, con il documentario “Fuocoammare”. Il regista vincitore del Leone d’oro a Venezia con “Sacro Gra”, che ama raccontare storie e luoghi invisibili, stavolta è andato a Lampedusa dove si consumano quotidianamente tragedie umane, per analizzarle dal punto di vista di chi abita lì e dei migranti che ci arrivano per poi andare altrove. Quest’anno apre con una commedia dal cast stellare, “Ave, Caesare!”, il nuovo film dei fraelli Joel ed Ethan Coen con George Clooney, Josh Brolin, Scarlett Johansson e Tilda Swinton. Ventitré in film in gara che saranno giudicati da una giuria speciale in cui spiccano 4 donne contro tre uomini e in cui figura anche la nostra Alba Rohrwacher accanto a star come Clive Owen. Presidentessa, la grande Meryl Streep: “Questa giuria dimostra che noi donne ci siamo, e siamo in maggioranza – ha scherzato l’attrice premio oscar – è una situazione strana, inusuale”. E sui criteri con cui guarderanno i film: “Decideremo in base a quello che ci dice la testa, ma per prima cosa dobbiamo essere colpiti al cuore. Sarà molto interessante, non vedo l’ora di iniziare”.
