I carri armati Leopard 2 dalla Germania saranno pronti per l’Ucraina alla fine di marzo, secondo un tweet dell’esercito tedesco che tuttavia non specifica la quantità disponibile (in precedenza si era parlato di 14). Il tutto dopo che ieri il ministro della Difesa giunto da Berlino Boris Pistorius ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il suo omologo Oleksii Reznikov, che per ora resta al suo posto, nonostante le voci di dimissioni circolate. A fine gennaio Berlino affermava che Kiev riceverà i carri armati Leopard 2 entro l’inizio di aprile. Ora scrive: “prossimi passi concreti per il nostro supporto all’Ucraina” con la disponibilità “a fine marzo del #Kampfpanzer Leopard 2 A6 dalla Germania”, modello già in dispiegamento in Afghanistan e indicato dal suo produttore “per missioni impegnative”.
Leopard 2 è una dotazione diversa dai Leopard 1 dei quali il consiglio di sicurezza del governo tedesco ha approvato la consegna di 178 unità all’Ucraina. E per i quali Danimarca, Germania e Paesi Bassi uniranno i fondi per ripristinarne almeno 100 in disuso. Il modello A6 non è l’A4 di cui si è parlato per altri contributi sui quali regna una certa vaghezza. Quello che si sa è che la Polonia ha promesso di consegnare 14 Leopard 2 A4, il Canada 4 Leopard 2, mentre Finlandia, Svezia e Norvegia, che hanno tutti Leopard 2, hanno soltanto indicato di voler contribuire allo sforzo, così come Spagna e Portogallo. Intanto a Washington il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha ringraziato il vice cancelliere tedesco e ministro dell’Economia e Clima, Robert Habeck “per i forti contributi” della Germania all’Ucraina, compresa l’assistenza finanziaria, di sicurezza e umanitaria. Oltre a ribadire all’omologo austriaco Alexander Schallenberg “la necessità di ritenere la Russia responsabile della sua brutale guerra”, secondo il Dipartimento di Stato che traccia una linea molto chiara nel raccontare questi incontri, avvenuti negli Usa lo stesso giorno della visita di Pistorius a Kiev.
Questa mattina il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ringraziato Joe Biden per aver espresso il suo sostegno all’Ucraina durante il discorso sullo stato dell’Unione del presidente degli Stati Uniti al Congresso. In attesa del suo piccolo tour europeo (che dovrebbe toccare Londra e Bruxelles), evidentemente destinato a sensibilizzare ulteriormente i partner del vecchio continente per maggiori aiuti: Kiev punta ora ai caccia F16 per contrastare l’invasione russa. E su questo infervora un’altra polemica: il responsabile della sicurezza nazionale dell’Ucraina, Oleksiy Danilov, ha accennato alla capacità di Kiev di colpire la Russia sul proprio territorio, oltre all’Ucraina occupata. Ha anche detto che è fiducioso che l’Ucraina alla fine riceverà aerei da combattimento F-16 fabbricati negli Stati Uniti.
Ma in questo senso Biden è stato chiaro sul fatto che i caccia resteranno al loro posto. La situazione sul campo continua ad essere particolarmente accesa, sebbene rallentata dalle difficoltà dell’inverno. Ci sono stati pesanti combattimenti lungo la linea del fronte orientale, mentre Kiev ha riferito di nuovi bombardamenti russi nel sud del Paese. Le forze ucraine stanno facendo tutto il possibile per salvare Bakhmut a fronte del progredire dei russi, secondo Pavlo Kyrylenko, capo dell’amministrazione militare ucraina della regione di Donetsk. I funzionari ucraini ieri hanno riferito di almeno sei esplosioni a Kharkiv. E nelle ultime 24 ore, più di 30 insediamenti nelle regioni di Donetsk, Kharkiv e Luhansk sono stati presi di mira, con diversi distretti e villaggi intorno a Bakhmut che sono stati attaccati, ha detto lo Stato Maggiore ucraino.
L’intelligence della difesa dell’Ucraina ha respinto le affermazioni da parte russa secondo le quali Mosca avrebbe preso il controllo di diversi piccoli insediamenti nelle regioni di Donetsk e Zaporizhzhia. Inoltre, sembra che le forze russe nell’Ucraina orientale stiano accumulando munizioni e riserve di truppe in vista di un’offensiva che potrebbe iniziare tra qualche settimana, ha detto l’alto funzionario ucraino nella regione di Lugansk. Durante la visita di Pistorius è stato anche affermato che la Germania avrebbe fornito all’Ucraina altri cinque carri antiaerei semoventi Gepard, missili guidati, cinque veicoli corazzati Dachs e cinque veicoli cettaponte corazzati Biber. Mentre si avvicina il primo anniversario dell’inizio della guerra in Ucraina. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha dichiarato di aver parlato con il segretario di Stato americano Blinken dei preparativi per il 24 febbraio, a un anno dall’invasione su vasta scala del suo paese da parte della Russia.