Riforma della Magistratura? Il ricorso alla psichiatria, in ambito politico ed istituzionale, lasciamolo al ricordo della storia più buia dell’umanità. Berlusconi si è rifiutato di sottoporsi alla perizia psichiatrica in quanto ha ritenuto essere “lesiva della sua storia e delle sua onorabilità”. Sono un convinto sostenitore dello stato di diritto e della tutela che la Magistratura deve operare nei confronti dello Stato e dei singoli cittadini. Tuttavia, una riflessione va fatta sulla natura di tale disposizione che inevitabilmente determina, a mio avviso, scetticismo da parte dell’opinione pubblica e di quanti credono nell’imparzialità della Magistratura, relativamente all’operato di chi è preposto a garantire, in Italia, lo stato di diritto e la giustizia. La Magistratura è certo che non possa esprimersi senza aderire al principio di equità ed imparzialità, evitando di agire in modo fazioso e capzioso.
Sulla facciata del Palazzo di Giustizia di Milano sono scritte in latino tre frasi, che citerò in italiano perché siano facilmente comprensibili a tutti. Esse sono: “La Giurisprudenza è la scienza degli affari divini ed umani, dei fatti giusti ed ingiusti”, “I precetti del diritto sono questi: vivere onestamente , non ledere l’altro, attribuire a ciascuno il suo” e inoltre, “Siamo chiamati alla giustizia fin da quando siamo nati e sulla natura si fonda il diritto, non sull’opinione”. Non vi è dubbio che le tre frasi tocchino il cuore dell’essere umano ed il suo interiore ed innato senso di giustizia. Pertanto, non vi era posto più adeguato ove posizionarle se non sulla facciata esterna di un Palazzo di Giustizia. Il Palazzo di Giustizia di Milano, senza alcun dubbio, gode il beneficio di potersene fregiare per inneggiare al valore della Giustizia e alla sua natura, che sgorga dal cuore onesto dell’essere umano, ove vivono i suoi valori più profondi che ne fanno un essere giusto ed equanime, innamorato della verità e del rispetto della dignità umana. A tali frasi intendo far riferimento proprio in quanto esse, indiscutibilmente, ci parlano del senso reale della Legge e della Giustizia, da ricercare nell’interiorità umana, che racchiude in sé, naturalmente, la capacità di discernere il bene dal male.
Non può esservi strumentalità, pertanto, della legge e ancor più, non può la Magistratura operare indiscriminatamente, ma deve farlo tenendo ben saldi i principi ineludibili del bene e del male, della giustizia e dello stato di diritto, al fine di perseguire realmente il bene morale a cui essa è chiamata per sua istituzione ed intrinseca natura. Rimaniamo perplessi nel vedere quanta soggettività guidi, spesso, l’operato di quanti devono tutelare ed esprimere, pertanto, lo stato di diritto. Nell’antica Russia coloro che erano considerati dissidenti rispetto a chi governava venivano considerati pazzi e, attraverso tale definizione, veniva tolta loro credibilità, venivano messi all’indice e venivano deprivati del loro valore intellettuale. Molti tra i più grandi e famosi scrittori ed intellettuali della Russia sono passati attraverso le forche caudine della definizione di “pazzo”. Solo successivamente la storia ha restituito loro la dignità del proprio pensiero e della loro grandezza intellettuale. Ritengo doveroso sottolineare che una certa frangia politica ami ricorrere ancora all’annientamento dell’avversario attraverso giudizi che toccano il piano della sua salute mentale. Nel premettere di essere innamorato della filosofia che ha guidato la sinistra storica italiana, pur essendo un cristiano cattolico molto credente, desidero sottolineare vigorosamente di essere davvero sconvolto dalla richiesta fatta dalla Magistratura che segue un processo, il cui imputato è Silvio Berlusconi. Perizia psichiatrica per Berlusconi?
Se si vuole uccidere un uomo o una donna basta ratificare che è matto o matta ed il gioco è fatto: non vi è dubbio che si tratti dell’azione umana più cattiva e miserabile che possa esistere. La sinistra storica italiana, quella degli albori, quella autentica, quella dell’impegno, mai avrebbe fatto ricorso ai metodi dittatoriali dell’antica Russia e mai avrebbe potuto immaginare che, pian piano, qualcuno avrebbe deviato il suo percorso, conducendolo ad una compagine sedicente di sinistra annacquata, borghese e con la puzza sotto il naso. D’altro canto, mi preme far presente di non essere neppure un berlusconiano, considerata anche l’alleanza di Forza Italia con la Lega e con le destre, in quanto meridionalista, antirazzista e convinto assertore di uno Stato realmente democratico. Tuttavia, sento il dovere morale e civico di difendere l’uomo Berlusconi. Certamente, Silvio Berlusconi non è un debole, non è un povero e non ha certo bisogno del sottoscritto. Berlusconi è un uomo che sicuramente non mi accoglierebbe tra i suoi, in quanto sono poco servile e sono chiaramente innamorato del libero pensiero e della verità. Berlusconi, certamente, non è un santo, come tutti d’ altronde. Molti dovrebbero sottoporsi a sedute psicoanalitiche, considerate le loro stranezze di vedute ed il loro senso di onnipotenza, così come tanti accadimenti recenti dimostrano sul piano politico e sul piano della giurisprudenza e dell’applicazione del diritto.
Il ricorso alla psichiatria, in ambito politico ed istituzionale, lasciamolo al ricordo della storia più buia dell’umanità. Parliamo, invece, dei diritti umani lesi. Berlusconi ha in corso una vicenda giudiziaria, che affronterà secondo criteri puramente giuridici e non deprivandolo della facoltà di intendere e di volere. Infine, mi chiedo se Berlusconi possa essere il prossimo Presidente della Repubblica, come ho già fatto in un articolo redatto poco tempo fa. Ribadisco che molti italiani, se potessero votare il Capo dello Stato, voterebbero Berlusconi, certamente per la sua storia umana e politica ed in quanto solidali con un uomo che ha subito molti colpi “bassi” da parte di una certa politica. Bisognerebbe sottoporre a perizia psichiatrica chi sostiene Berlusconi? Finiamola con questa storia di violenza morale e di utilizzo illimitato del potere che una certa Magistratura ritiene le sia concesso! C’è da chiedersi: “Da quale Giurisprudenza?” Lasciamoci, per contro, educare dalle frasi scritte sulla facciata del Palazzo di Giustizia di Milano e pratichiamo i loro contenuti, perché solo in tal modo nascerà un autentico stato di diritto per la nazione italiana.