Berlusconi: guerra in Libia? Io non volevo ma Napolitano…
“Mi resi subito conto degli effetti catastrofici che avrebbe provocato”
“Piu’ che della crisi in se’, forse e’ giusto che gli italiani sappiano che il mio governo era contrarissimo all’intervento militare, e quindi a maggior ragione al coinvolgimento di basi e mezzi italiani. Mi resi subito conto degli effetti catastrofici che avrebbe provocato l’azione dei Paesi occidentali. Fu davvero una sofferenza, veder demolire in poche settimane il risultato di anni di paziente lavoro con la Libia e con Gheddafi per costruire un sistema di sicurezza e di stabilita’ nel Mediterraneo”. Silvio Berlusconi affida a un’intervista a Tiscalinews un retroscena su uno dei passaggi piu’ critici della sua ultima stagione a a Palazzo Chigi. “Il presidente della Repubblica, che allora era Napolitano, era di diverso avviso, e – racconta allora l’ex presidente del del Consiglio – fece valere la sua autorita’ costituzionale di comandante supremo delle Forze Armate”. “Pensai seriamente alle dimissioni, di fronte a una scelta che consegnava la Libia e il mediterraneo a una sanguinosa anarchia. Decisi con vera sofferenza di non farlo – sono sempre le parole di Berlusconi – per non scatenare una crisi istituzionale senza precedenti in un momento cosi’ drammatico”.